Tre milioni di nuovi utenti si sono iscritti a Telegram nelle ultime 24 ore, dopo che un periodo prolungato di malfunzionamenti in Facebook, Instagram e WhatsApp ha causato disservizi un po’ in tutto il mondo.
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A dare l’annuncio è stato proprio il founder e CEO di Telegram, Pavel Durov, sul suo canale personale. La piattaforma può già contare su più di 200.000 utenti attivi secondo le ultime stime del marzo 2018.
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Sebbene non ci sia modo di verificare che l’afflusso di nuovi iscritti sia conseguenza diretta dei malfunzionamenti dei social della galassia Zuckerberg, i tempi in cui si è mosso il flusso non possono essere una coincidenza.
“Vedo 3 milioni di nuovi utenti registrati su Telegram nelle ultime 24 ore”, ha scritto Durov. “Benissimo. Abbiamo vera privacy e spazio illimitato per tutti”. Anche Durov non fa accenni ai motivi che possono aver generato questo picco, ma il riferimento alla privacy e senza dubbio una frecciatina diretta al collega Mark.
Perché la corsa a Telegram
Telegram è un servizio di messaggistica privata crittografata, gratuito e molto simile a WhatsApp. La differenza consiste in una rigida protezione della privacy dell’utente come funzionalità chiave: l’azienda è stata infatti la prima a introdurre la crittografia end-to-end nelle conversazioni (nel 2013), battendo con tre anni di anticipo la concorrente.

Pavel Durov, Founder e CEO di Telegram
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Si tratta quindi di un’ottima alternativa a Messenger e WhatsApp, quando questi non sono disponibili: recentemente, durante il bando dei social media nello Zimbabwe, WhatsApp è stato bloccato e la gente si è subito spostata su Telegram.
La sfida di Telegram è, come sempre, trattenere i nuovi utenti che arrivano a pioggia ogni volta che le piattaforme di Mark Zuckerberg vanno giù. Evitare che tornino su Facebook e WhatsApp appena risolta la questione, non è affatto semplice.
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