Cosa non è una Landing Page: non è una pagina qualsiasi del sito internet.
Cosa è una Landing Page: una pagina di atterraggio, una pagina web dedicata a “chiamare all’azione” i nostri avventori.
Dal chiedere le loro generalità in cambio di un premio gratuito al chiedere loro di iscriversi alle nostre newsletter o condividere i nostri canali social.
Il suo obiettivo è, tendenzialmente uno: registrare nuovi lead.
Gli utenti arrivano su una Landing Page o tramite la ricerca di una certa Keyword online, o tramite i canali social del brand o, anche, tramite la ricezione di una newsletter.
Una Landing Page efficace è una pagina semplice, visivamente accattivante che utilizza la cosiddetta Hero Image, che ha la funzione di spiegare in modo chiaro il suo obiettivo.
Non esiste una landing senza una Call To Action, di solito un bottone ben visibile, in grado di portare l’utente a compiere l’azione da noi desiderata.
I testi inseriti, partendo dal titolo e sottotitolo, devono essere accattivanti e semplici allo stesso tempo.
Devono evidenziare i benefici e il perché l’utente debba compiere l’azione richiesta, meglio ancora se corredata dalle opinioni positive di altri utenti.
Quindi se abbiamo chiarito il fatto che una Landing Page è qualcosa di dedicato e costruito ad hoc ora andiamo ad approfondirne gli elementi base e il perché se nessuno la trova online può essere anche la miglior pagina di atterraggio del marketing moderno, ma non serve a nulla.
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Vocabolario basic: i termini da sapere prima di costruire una Landing Page
Visto che quando si parla di Landing Page si toccano anche concetti o vocaboli settoriali, ci sembra giusto fare una piccola carrellata di orientamento.
Partiamo da Inbound Marketing, il marketing per il quale l’azienda individua il suo target e cerca di attrarlo a sé. In questo contesto si sviluppano le Landing Page che, come abbiamo detto, hanno lo scopo di acquisire lead attraverso un canale e una strategia che interessi veramente il pubblico.
Oggi il 74% dei marketer utilizza questa strategia come primaria in netto contrasto con l’Outbound Marketing che, al contrario, spinge dei messaggi generici del brand sulla massa del target, senza adattarne il contenuto alle buyer personas.
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Fanno parte dell’Inbound Marketing azioni che partono dalla SEO o dalla newsletter, fino ad arrivare a blog e podcast fatti di contenuti di intrattenimento.
Parliamo di intrattenere proprio perché l’Inbound Marketing inizia con l’attrazione del cliente grazie alla creazione di contenuti distintivi e attrattivi, continua con l’intrattenimento ed il coinvolgimento e si chiude con la costruzione di un rapporto di fiducia tra il cliente e il brand, che prosegue anche dopo la vendita vera e propria.
Poi c’è sicuramente Keywords, le parole chiave, quelle che decidono il nostro destino nell’essere trovati dai clienti.
Google mette a disposizione uno strumento molto efficace per la ricerca e la pianificazione con anche la possibilità di procedere per una ricerca correlata alle prime voci inserite.
Dallo stesso strumento di ricerca è possibile pianificare le campagne a pagamento studiate per parole chiave.
CTA, Call to Action, la chiamata all’azione dell’utente in merito a quello che vogliamo fargli fare noi.
Chiaramente per far sì che un utente faccia qualcosa la nostra Call to Action dovrà essere evidente all’interno della Landing Page e dovrà contenere un’azione interessante per l’utente.
L’azione contenuta all’interno di una CTA deve essere funzionale ad attrarre lead e a trasformare questi in clienti.
Esempi di Call to Action possono essere: lasciare un contatto in cambio di un “premio” la possibilità di ottenere qualcosa gratis, come il download di un eBook o di un corso, procedere con l’acquisto di un prodotto con forte sconto o gratuitamente con la scusa di essere eletto come cliente test, in tutti quelli che sono gli ambiti della Customer Care, come una richiesta di contatto o di supporto.
Infine, mai dimenticarsi dove posizionare il bottone, deve essere sul percorso dell’utente che, scorrendo la landing, lo incontra e decide di cliccarci.
Posso mettere più CTA in una stessa Landing Page? Sì, ma l’utente deve riuscire a distinguerli.
Ultima la SEO, Search Engine Optimization, l’insieme di tutte quelle tecniche e procedure che aiutano siti e Landing Page a raggiungere la vetta dei risultati della ricerca organica, infatti solo il 63% degli utenti è disposto a visualizzare i risultati presenti dalla seconda pagina in poi.
Seppur una SEO efficace comporti la scelta e l’inserimento delle keywords perfette, deve essere scritto in maniera fluida e sintatticamente corretta per scalare l’algoritmo di Google.
I motori di ricerca prediligono testi più corti se densi di significato.
Poi titolo, sottotitolo e meta description sono le prime informazioni che vengono analizzate e che devono, necessariamente, avere come focus quello che è il tema e fornire anche un breve riassunto all’utente.
La SEO va a indagare le parole della pagina, quindi è importante che anche le singole immagini inserite devono avere una descrizione o un sottotitolo in backend così da essere indicizzate insieme al testo stesso.
Infine link: ottimizzato quello diretto alla pagina e inseriti, con sistemi di ricollegamento, ad altre pagine coerenti con la propria e che approfondiscano il tema.
Landing page efficace? Fatti trovare nella SERP
Come abbiamo detto sopra, una Landing Page è una pagina che deve scatenare intorno a sé conversazioni e attrarre lead, deve aver chiaro l’obiettivo principe per la quale è stata creata, ma senza una SEO corretta la nostra pagina non verrà trovata da nessuno nei motori di ricerca, parliamo dunque di SERP.
Ecco quindi che una pagina di atterraggio deve essere sempre studiata in maniera strategica se si parla di keywords e di facilità nelle ricerche, spostiamo dunque il focus su una vera e propria categoria, ossia la SEO Landing Page.
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Potremmo dire che, in questo caso, Less is More, e non nelle Hero Images, ma nel testo: focus su un gruppo di keywords, chiare, che forniscano all’utente, in modo chiaro, l’intento della pagina e che ne creino una vera e propria esperienza di navigazione.
Che inizia dalla prima parola e finisce al click sulla CTA.
Nel predisporre la nostra Landing Page dobbiamo ricordarci di stimolare l’utente a fare l’azione e alcuni dei punti sui quali fare leva sono: la scarsità, la sensazione di perdere un’occasione imperdibile se non si clicca sulla CTA, riprova sociale, infatti l’affidabilità del servizio o prodotto proposto è data dalle opinioni di altri utenti, aggiungiamo anche la possibilità di avere una prova gratuita del servizio o prodotto.
Alcuni concetti base per creare una SEO Landing Page
- Keyword
Individua il gruppo di Keywords principale e poi struttura un gruppo di parole chiave per parola selezionata all’inizio, così da coprire più intenti di ricerca differenti. Sempre in modo coerente e “umano”. L’algoritmo dei motori di ricerca premia le pagine web scritte per i lettori, non per i robot. - Search Intent
Cosa sta cercando il mio utente target? Che risposta vuole da me?
Rispondere in modo corretto a queste domande, strutturando quindi la Landing Page con le informazioni e i contenuti giusti, attireranno più lead possibili a premere sulla nostra Call To Action - SEO
On-Page SEO, la capacità che la nostra pagina dia ai motori di ricerca di leggere, analizzare e individuare i concetti chiave della nostra Landing Page. Più il nostro punteggio è alto, più la nostra pagina riuscirà a rimontare nella classifica dei risultati.
Per ottenere questo risultato ci sono alcune buone pratiche da mettere in atto: ottimizzare il titolo e i sottotitoli, inserendo anche una parola chiave rilevante, stendere una meta desription, una sorta di riassunto di cosa verrà trovato nella pagina completa, inserire un titolo e descrizione all’immagine inserita (i motori di ricerca leggeranno quello, non i pixel) e inserire delle immagini o video, rendono più facile la lettura, strutturare un sistema di link che rimandino a pagine coerenti con la nostra. - URL
Creare un URL della pagina ad hoc, corto e dritto al punto, modificando, se necessario, quello proposto di default. - Monitorare i risultati
La nostra Landing Page per quanto tempo è rimasta o rimane nei risultati rilevanti della ricerca? Che numeri di lead genera? Dove si concentra l’attenzione del mio lettore?
Procedere con un A/B Test, creando due pagine molto simili con piccole variazioni, può aiutare ad evidenziare quale sia la strada più efficace.
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Esempi per lasciarsi ispirare
Cercando online tra chi già aveva mappato alcuni esempi efficaci di Landing Page che racchiudono alcune best practices di cui abbiamo parlato, riportiamo:
Shopify’s crea una landing per i nuovi venditori che si vogliono avvicinare alla piattaforma: un unico ambiente in cui gestire le proprie vendite online, una fiducia visti gli utenti che già ne hanno approfittato. Non resta che procedere con una prova gratuita.
Airbnb, la piattaforma di affitti privati brevi più famosa al mondo, combatte da sempre con la necessità di incrementare gli host, più scelta per il turista che continuerà a organizzare le sue vacanze con Airbnb.
La landing non è altro che una sorta di configuratore che risponde alla domanda: quanto guadagneresti se la tua casa fosse su Airbnb?
Nike, diciamo la verità, non so quanto abbia bisogno di una Landing Page per vendere, forse ha necessità di ampliare il suo bacino di clienti, magari “rubandola” alla concorrenza, ecco quindi una landing fatta di foto e sconti, il cliente ha a disposizione un catalogo di prodotti in sconto da approfondire, ma si sa, uno apre lo sconto, ma finisce per mettere nel carrello anche articoli delle nuove collezioni.
Source: http://www.ninjamarketing.it/