Il cambiamento delle abitudini dei consumatori negli ultimi due anni ha sostenuto come mai prima lo sviluppo del sistema eCommerce a livello globale. Gestione del magazzino, imballaggio, spedizione e assistenza post vendita sono i processi della logistica per eCommerce riassunti nell’espressione “fulfillment” (anche resa come evasione ordini), e hanno sempre attirato maggiore attenzione da parte delle aziende.
Tuttavia, oggi le persone non sono soltanto “più digitalizzate”: il confronto con l’emergenza sanitaria ha fatto affiorare tutta una serie di nuovi bisogni, legati a un rapporto più autentico con se stessi e con l’ambiente circostante. Per questo, l’impatto delle nostre attività quotidiane sull’ecosistema viene ora valutato più attentamente con l’obiettivo di diminuirne la carbon footprint. Questa inclinazione non può che riflettersi sulla scelta dei marchi e dei servizi che meglio riescono ad abbracciare una visione eco-friendly.
Secondo una ricerca di byrd, il trasporto su gomma e via mare produce rispettivamente il 10% e il 30% delle emissioni globali di CO2, mentre il 61% dei consumatori ritiene che la sostenibilità sia responsabilità delle imprese, uniche in grado di invertire la tendenza. byrd è una startup tecnologica di logistica e fulfillment per eCommerce che ha recentemente raccolto 56 milioni di dollari in un round di Serie C, portando così il capitale raccolto negli ultimi 10 mesi a un totale di 75 milioni di dollari.
L’azienda, che offre servizi di fulfillment da otto paesi, tra cui anche l’Italia, sta rapidamente espandendo la propria rete digitalizzata di centri logistici e punta a rappresentare lo standard europeo nella consegna degli acquisti online in un giorno. La soluzione di byrd assicura ai venditori online una logistica del tutto automatizzata e l’accesso a un network europeo di centri di fulfillment. In questo modo i retailer possono avvicinarsi ai loro clienti italiani, ma anche garantire opzioni di spedizioni rapida nei paesi vicini, oltre a sistemi di immagazzinamento e spedizione con certificazione biologica in partnership con corrieri come Poste Italiane, Bartolini e GLS.
byrd ha racchiuso i risultati della ricerca “Verso una catena di approvvigionamento per eCommerce più sostenibile – Pratiche virtuose e consigli da esperti di e-commerce e imprese D2C” in un ebook gratuito che permette di mettere a confronto le sfide della necessità di giungere a un modello di supply chain sostenibile con le opportunità che tali sfide rappresentano per operatori, aziende e rivenditori.
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Servizi di logistica per eCommerce: un impatto globale
Come già accennato, le restrizioni a livello globale hanno spinto verso una maggiore digitalizzazione in tutto il mondo. Chi utilizzava abitualmente i servizi online ne ha incrementato l’uso e chi era ancora poco esperto sull’uso di alcune tecnologie si è progressivamente avvicinato a queste, conservando queste nuove abitudini anche dopo la fine dell’emergenza.
Secondo un’analisi di Statista, già nel 2020 oltre due miliardi di persone avevano acquistato beni o servizi online; nello stesso anno, le vendite al dettaglio elettroniche superavano i 4,2 trilioni di dollari a livello globale.
L’aumento di questi numeri ci pone di fronte a nuove sfide: sebbene la pandemia, la difficoltà di reperimento di alcune materie prime e componenti, la capacità di spedizione limitata e la carenza di manodopera ostacolino le operazioni di logistica per eCommerce, la domanda dei clienti per una consegna veloce ed economica è in costante aumento. Come coniugare questa esigenza con la tutela dell’ambiente?
Il percorso verso una logistica per eCommerce più sostenibile
L’ebook di byrd fornisce diverse indicazioni sulle opzioni disponibili per i fornitori di fulfillment e per i gestori di centri logistici. Una scelta che è in grado di restituire un impatto positivo sull’ambiente ma anche di migliorare il business grazie alla maggiore attenzione al tema da parte dei consumatori.
Infatti, mentre la qualità e il prezzo del prodotto sono ancora il motore di conversione principale, un’altra variabile sta guadagnando importanza: le operazioni sostenibili.
Anche se l’eCommerce non gode di un’ottima reputazione in termini di impatto ambientale, racchiude un enorme potenziale per sviluppare operazioni più sostenibili lungo tutta la catena di approvvigionamento e può affermarsi come una soluzione più green di quanto non lo sia il retail tradizionale in grado di aumentare la fedeltà dei clienti, migliorare la loro esperienza e, a volte, anche a pagare di più.
Abbattere il consumo di energia
Il primo passo per puntare alla neutralità climatica è quello di ridurre il consumo energetico impiegando fonti di energia green. Ad esempio, è possibile sfruttare gli spazi esterni del magazzino e il tetto dello stesso per l’installazione di pannelli solari.
Se gli spazi non lo consentono, una valida alternativa è quella di coltivare piante sui tetti: l’inverdimento del magazzino e di altri edifici consente di migliorare l’isolamento e regolare in modo più efficiente la temperatura, consentendo un grande risparmio.
Anche per quanto riguarda l’illuminazione degli ambienti e la strumentazione di lavoro i margini miglioramento sono alti: è utile adottare dei rilevatori di movimento che garantiscano una corretta illuminazione solo quando necessario e sostituire tutte le fonti di luce con lampadine led a risparmio energetico. Inoltre, anche i carrelli e gli elevatori possono essere convertiti a batterie al litio.
Gesti molto semplici e intuitivi che garantiscono un grande risultato complessivo.
Ridurre le emissioni di CO2
Diminuire il numero delle emissioni inquinanti è uno step imprescindibile verso un processo di riduzione della carbon footprint. Oltre a utilizzare veicoli elettrici per i trasporti e le consegne, è possibile ottimizzare il processo di trasporto grazie alla digitalizzazione, evitando corse a vuoto e riducendo il numero dei viaggi necessari.
Non va sottovalutato anche il potenziale di una adeguata istruzione a un corretto stile di guida, in grado di incidere sensibilmente sul risultato finale.
Ottimizzare il materiale da imballaggio
Nella logistica e nel fulfillment dell’eCommerce, il materiale di imballaggio è uno degli aspetti più critici per agire in modo più sostenibile. Per procedere in questa direzione, è bene utilizzare materiale di riempimento (con alcune eccezioni dovute agli standard di sicurezza) fatto di carta riciclata. Ma non è tutto, altri possibili “trick” per rendere più sostenibile il processo sono:
- utilizzare “scatole smart” in grado di adattarsi alla dimensione della merce, riducendo le dimensioni del pacco e l’uso dell’adesivo:
- preferire scatole di cartone che contengono una striscia adesiva integrata, evitando così l’uso del nastro adesivo;
- affidarsi a nastri senza PVC: il riciclaggio del PVC implica processi più elaborati, soprattutto meccanici e chimici.
La responsabilità di una logistica per eCommerce più sostenibile
L’ebook di byrd rivela un dato sconcertante sulla logistica per eCommerce: nel 2020, l’importo totale dei resi nel settore della vendita al dettaglio ha raggiunto 635,6 miliardi di dollari in tutto il mondo. Questo dato potrebbe raggiungere la sbalorditiva cifra di 958 miliardi di dollari entro la fine del decennio, causando un enorme impatto sull’ambiente.
Ci sono diverse soluzioni che si possono mettere in atto:
- adottare una politica e un processo di restituzione chiari e precisi per informare i tuoi clienti delle diverse opzioni che hanno e come elaborare la restituzione;
- impostare uno strumento di convalida automatica degli indirizzi per ridurre il numero di resi dovuti a pacchi non consegnabili;
- utilizzare un portale di gestione dei resi online: per permettere ai tuoi clienti di elaborare i loro resi e ridurre la quantità di carta utilizzata con etichette di reso stampabili su richiesta;
- concentrarsi sui processi di riciclaggio e sui nuovi canali di “vendita”: donazione, seconda mano, ecc.
Creare una configurazione di evasione degli ordini richiede molti investimenti, connessioni e tempo se fatto in proprio. Al contrario, una supply chain a impatto zero richiede grandi profusioni di tempo ed energie. Tuttavia, collegandosi con i partner giusti e trovando soluzioni personalizzate e ottimizzate, muovere i primi passi a una catena di approvvigionamento più sostenibile è alla portata di tutti.
Il tema del rispetto dell’ambiente ricopre spazi sempre maggiori all’interno delle agende politiche dei Paesi e tra le priorità delle persone nella scelta di beni e servizi. Proprio per questo, tutti i settori sono interessati da questa nuova corsa alla sostenibilità, sempre più necessaria.
Per quanto riguarda la logistica, in questo processo di trasformazione sono coinvolti tutti gli attori dell’intera catena di approvvigionamento, che spingono verso soluzioni alternative e attività più sostenibili per l’intero eCommerce fulfillment. Per esempio, affidarsi a una rete di fulfillment che sia abbastanza sostenibile da diminuire il nostro impatto sull’ambiente e al multi-warehousing; e anche, adottare una politica dei resi ottimizzata in grado di diminuirne il numero e utilizzarla a proprio vantaggio.
Implementare un modello sostenibile nella propria attività si traduce in un vantaggio competitivo che è necessario comunicare chiaramente ai propri clienti per renderli consapevoli del nostro impegno verso una rete logistica più eco-friendly.
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Source: http://www.ninjamarketing.it/