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Il lato oscuro del blogging: tutto quello che i blogger non dicono

  • Fare blogging non è un’attività redditizia per tutti, ma alcuni riescono a trasformare il proprio blog in un business. Quali sono i segreti di questi blogger? 
  • Per realizzare un blog di successo, è importante investire, non solo il proprio tempo.

 

Il Web è un luogo in continua espansione in cui tutti, o quasi, hanno la possibilità di reinventarsi e intraprendere nuove carriere digitali. Una delle attività che incuriosiscono di più gli utenti è sicuramente quella del blogging.

Che cosa significa fare blogging

Con il termine blogging intendiamo la creazione di contenuti scritti e multimediali inseriti in uno spazio personale che è appunto il blog. I post trascritti sulla piattaforma prescelta possono riguardare le proprie passioni o essere inerenti al proprio lavoro. L’attività di blogging, se studiata bene, può trasformarsi in un vero e proprio business.

Tenere un blog può sembrare una cosa semplice, ma non è così. Non si tratta solo di scrivere, esiste un pubblico che ci leggerà, che commenterà e condividerà o meno i nostri articoli. Ma non solo, il blog ha un lato oscuro che non tutti i blogger sono disposti a raccontare.

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Le potenzialità di fare blogging

Spesso si apre un blog per gioco, c’è chi sente il bisogno di raccontarsi e parlare dei propri interessi e vuole andare oltre la propria cerchia di conoscenze per arrivare a più persone. Solitamente chi sceglie di fare blogging ha uno scopo preciso: voler condividere il proprio sapere per aiutare gli altri.

Sono tanti i motivi che spingono le persone a diventare blogger, ma non è detto che tutti riusciranno a rendere questa passione un vero e proprio lavoro.

I blogger che riescono a ottenere buoni risultati, a far ingranare il proprio blog e a trasformarlo in un lavoro a tempo pieno, non sono poi così disponibili a svelare i propri segreti. Se per molti fare blogging è inizialmente un modo per condividere le proprie esperienze, nel momento in cui diventa un lavoro reale, perdono quello spirito iniziale.

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Quello che i blogger non dicono

Cosa si cela dietro al successo di alcuni blogger? 

Tutto quello che vorreste chiedere a chi è riuscito a fare della propria passione un lavoro, lo troverete in questi punti essenziali. Non si tratta solo di scrittura, cuore e pianificazione, ma c’è ben altro.

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Fare blogging non è per tutti

Se credete che tutti possono occuparsi di un blog, che occorre solo un po’ d’impegno, non è esattamente così. Sembra una cosa semplice, si scelgono gli argomenti, si crea una scaletta per i primi articoli da stendere e l’avventura comincia. Scrivere anche delle cose che più ci appassionano non è facile. La scrittura è allenamento, richiede costanza e dedizione, e non tutti riescono a mantenere un ritmo assiduo. Inoltre ci saranno sempre le pressioni esterne che ci tormenteranno, come la scelta del posto in cui scriveremo, anche se sembra una cosa banale.

La gestione di un blog a tempo pieno equivale alla gestione di un’attività a tempo pieno. Se vogliamo trasformarlo nel nostro lavoro, dobbiamo dichiararlo ad alta voce a noi stessi. Dobbiamo fissare un obiettivo, perché va avanti solo chi ha uno scopo e un piano. Se vogliamo lasciare il nostro attuale lavoro tra sei mesi, per esempio, significa che per le prossime settimane dobbiamo concentrarci sul nostro blog.

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Non dobbiamo credere a quei blogger che affermano di lavorare solo poche ore al giorno e nemmeno tutti i giorni. Se vogliamo davvero diventare blogger, dobbiamo avere un piano, rispettarlo e modificarlo se ci sono delle incongruenze.

L’importante è imparare ad avere il proprio ritmo, ad ascoltare sé stessi e non mollare nemmeno davanti alla paura del foglio bianco. È importante fare ricerca continuamente, aggiornarsi e raccogliere idee, parole chiavi, fare schemi per i propri contenuti.

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Conoscere il proprio pubblico per fare bene blogging

Quando scriviamo non lo facciamo solo per noi stessi, ma vogliamo condividere il nostro pensiero con gli altri. Bisogna prestare attenzione alla propria community perché è a loro che ci rivolgiamo. Le persone leggeranno i nostri post, si emozioneranno, li troveranno utili, o noiosi e commenteranno. Se si ritroveranno con le nostre parole, od otterranno dei benefici, condivideranno a loro volta il nostro intervento sui propri canali social.

Ma se vogliamo conoscere davvero chi ci legge, dobbiamo ascoltare la loro voce parlando con loro. Come possiamo farlo? Tramite le email.

Quando le persone si iscrivono alla nostra mailing list possiamo chiedere di presentarsi, di parlaci di sé stessi raccontando chi sono, invitandoli ad aprirsi insieme a noi con quattro chiacchiere. Il nostro scopo è quello di avviare conversazioni con chi è disposto a scriverci per parlarci di un problema e ricevere aiuto per risolverlo.

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Leggendoli, potremo capire chi sono i nostri lettori, conoscere le loro perplessità e adattarci per dar vita a contenuti utili oltre che interessanti. Questo approccio di fare blogging non è utilizzato da tutti e chi lo fa non è sempre disposto a mostrarlo. 

La differenza la fa meno dell’1% del pubblico

Se crediamo che tutti coloro che passano sul nostro sito costituiscono la nostra community ci sbagliamo di grosso. Non tutti sono realmente interessati ai nostri articoli, c’è chi è solo di passaggio, o chi ci legge saltuariamente.

Le persone che contano davvero per incrementare il nostro blog e aiutare a far crescere il nostro business sono quelli che ci seguono costantemente. I nostri veri fan sono le persone che hanno capito cosa abbiamo da offrire, leggono le nostre mail e non si perdono nessuno dei nostri pezzi.

Se riusciamo a rendere felice il nostro pubblico, allora potremmo ottenere dei grandi risultati facendo blogging. Si tratta di fare una scelta, non possiamo parlare di qualsiasi cosa per accaparrarci una grossa fetta di pubblico. Risulteremo poco credibili e probabilmente nessuno ci prenderebbe sul serio.

Concentrandoci invece su un argomento specifico, in cui siamo ferrati, acquisteremo più credibilità e le persone saranno motivate a leggerci e si fideranno delle nostre parole.

La nostra passione non sarà per forza redditizia

Per quanto possiamo essere appassionati di un argomento e conoscerlo nei minimi dettagli, non significa che sarà necessariamente redditizio. Anche se la nostra nicchia ci segue ed è fidelizzata, fare blogging non si trasformerà in un lavoro a tempo pieno. Ma una soluzione c’è.

La maggior parte delle nicchie può creare un giro d’affari se ci si avvicina a loro nel modo giusto. Ovviamente il modo più semplice per capire come fare è parlare con le persone. Sono molti coloro che sono disposti a usufruire di un servizio a pagamento per conoscere notizie scritte in modo autentico e professionale, o che vogliono prendere parte a corsi e seminari per aggiornare le proprie competenze.

Per fare blogging in modo intelligente bisogna immaginare quale sarà il problema che vogliamo risolvere per aiutare la nostra nicchia di lettori.

Prepariamoci a possibili delusioni

La scelta di tenere un blog e concentrarsi su quest’attività tralasciando altri possibili impieghi potrebbe non essere vista di buon occhio dalla nostra famiglia e dai nostri amici. A questa piccola, cocente delusione non saremo mai preparati e probabilmente è uno dei segreti che i blogger di successo non sveleranno mai.

Ci sono molti blogger che non hanno tra il proprio pubblico nessun amico o familiare, e questa cosa potrebbe farci perdere un po’ di autostima. Ma non abbiamo scelto di fare blogging per loro, ma per chi vuole ascoltarci davvero, e questo vale per ogni tipo di lavoro.

Non avere il sostegno della propria famiglia è una constatazione amara, ma per raggiungere il nostro reale scopo, non è una cosa necessaria.

Dobbiamo accettare che amici e familiari spesso non rappresentano il nostro target di riferimento, anche se sarebbe bello avere il loro sostegno.

Fare blogging significa anche divertirsi

Il nostro obiettivo è lavorare con il nostro blog, ma ciò non vuol dire perdere di vista un dettaglio importante. Abbiamo iniziato a fare blogging mossi dalla passione, dal desiderio di abbattere le barriere di tempo e spazio e raggiungere più persone possibili. Se dimentichiamo perché abbiamo cominciato, difficilmente andremo avanti.

Divertiamoci con le parole e teniamo sempre d’occhio il nostro scopo.

Source: http://www.ninjamarketing.it/

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