Il concetto di metaverso è entrato ufficialmente nel linguaggio “pop”.
Grazie a Zuckerberg e al suo cambio di nome da Facebook a Meta molti hanno iniziato a “masticare” la parola metaverso. Naturalmente il tutto non nasce con Zuckerberg, ci mancherebbe, ma il metaverso è un concetto, un progetto, che viene da molto lontano e che, pian piano, sta diventando realtà.
Insomma, ne sono passati di anni dal libro di Ernest Cline in cui si parlava di una realtà parallela e, da quel che dicono gli esperti, ne passerà ancora molto prima che diventi una realtà consolidata per utenti e sponsor.
Le varie sfaccettature del metaverso
Il metaverso è varie sfaccettature, o sarebbe più giusto dire, potrebbe avere varie sfaccettature. La più “semplice” è quella che vedrebbe la costruzione di una realtà parallela dove gli utenti potranno crearsi un loro nuovo mondo, delle relazioni virtuali e vivere una vita immersi nel nuovo social.
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Insomma, basta bacheche e feed Facebook, basta cuoricini lasciati su Instagram o lunghissimi messaggi vocali su Whatsapp. Basterà entrare nel nuovo metaverso per incontrare persone, parlare, istaurare relazioni.
Questa è solo una delle idee di come sfruttare il metaverso (naturalmente, questo è il progetto di Zuckerberg dove ha deciso di investirci 5 miliardi di euro). A questa idea ne possiamo aggiungere altre legate al business, a realtà virtuali che aiutano a “vivere” un’esperienza con dei prodotti (come ha fatto la Ford presentando la prima Mustang Mach-E elettrica).
Insomma, il principio è lo stesso: creare realtà virtuali e parallele per far vivere all’utente delle esperienze lontani dalla quotidianità. Regalare un nuovo mondo dove poter entrare e vivere una “vita” nuova.
Il metaverso ed il gioco: una prosecuzione della realtà
Una volta capito cosa sarà il metaverso credo sia facile immaginarselo nel mondo del gaming.
Già oggi è possibile vivere realtà parallele e condivise con altri giocatori al mondo attraverso vari giochi, citiamo per esempio solamente Fortnite e Roblox. Non è un caso che proprio società di gaming come Epic Game e Roblox stiano lavorando per dar vita in tempi brevi ad una serie di metaverso per regalare ai giocatori nuove piattaforme immersive per il gioco.
Gaming e criptovalute
Il gaming, come del resto i social, stanno entrando in una nuova fase, esplorativa. Con una differenza però: se per quanto riguarda i social la realtà virtuale o metaverso appare come una prosecuzione naturale ma futuristica (non molto lontana) per il gaming stiamo parlando di un qualcosa di esistente, che si sta sviluppando e che si sta sperimentando già adesso.
Questa nuova realtà del gaming, infatti, è diventato terreno anche di un altro passo in avanti: stiamo parlando di unire il gaming alla realtà virtuale e alla moneta virtuale. Un’evoluzione che solo cinque anni fa sembrava impossibile ma che adesso è reale, tangibile.
In Fortnite e Roblox, per esempio, è possibile partecipare al gioco con una moneta virtuale (leggi qui quali sono le altre piattaforme che hanno anticipato questo mondo).
È possibile guadagnare dei soldi virtuali giocando al proprio video gioco, la propria partita, nel proprio metaverso.
Il gaming si trasforma in un vero e proprio mondo parallelo dove è possibile anche partecipare ad eventi, conoscere altri avatar, guadagnare o perdere soldi. Si è andati a creare un nuovo “mondo” dove regnano le criptovalute, la tecnologia blockchain, token e videogiochi.
Un mondo ancora nebuloso ma con dei numeri spaventosi
Come tutte le nuove esperienze virtuali anche questa delle criptovalute nel gaming non ha un percorso chiaro. Soprattutto non ci sono dati che attestino e certifichino che persone stiamo guadagnando soldi reali con queste nuove possibilità.
Ci sono fonti non certe, ci sono smentite, ci sono annunci ma nulla che possa certificare il controvalore economico reale di ciò che si guadagna virtualmente. In questo mondo dove è difficile muoversi proviamo comunque a dare dei numeri certi, su cui poter ragionare per capire la portata di ciò che ci sta accadendo.
Secondo DappRadar, una società che tiene traccia dei dati sulla finanza decentralizzata, ha contato a marzo circa 51mila portafogli virtuali attivi giornalieri.
Questa cifra, dopo appena tre mesi contava 360mila portafogli attivi. Un aumento di quasi il 600%. Spaventoso!
Gaming e criptovalute: anche i ricchi investono
Come abbiamo appena detto si intravede una nuova strada per il guadagno “facile”, per un investimento proficuo e nuovo.
Come tutti gli strumenti nuovi ha dei rischi, ma anche delle possibilità di guadagno alte. Noi possiamo basare le nostre riflessioni solo sui numeri (che ancora non sono chiarissimi) e su ciò che fanno gli altri. In particolar modo i ricchi. Dobbiamo dire che sono in molti quelli che hanno deciso di investire in questo nuovo settore.
Un esempio è sicuramente Justin Sun, CEO di BitTorrent e fondatore di TRON Foundation, che ha lanciato di recente un fondo da 300 milioni di dollari sul play-to-earn e GameFi (qui un approfondimento sull’operazione di Justin Sun).
Insomma la direzione è segnata. La strada è spianata. I coraggiosi si sono buttati a capofitto. Vediamo se tutto ciò rimarrà solo un gioco “virtuale” o una opportunità “reale”.
Source: http://www.ninjamarketing.it/