Una cryptovaluta firmata Menlo Park, Facebook insomma. Sì, il social network di Mark Zuckerberg sarebbe al lavoro proprio su questo progetto. Più precisamente, il progetto è permettere agli utenti di Whatsapp di scambiarsi denaro all’interno dell’app. ​Whatsapp non sarebbe la prima app di messaggistica a sondare le criptovalute. Ad alzare il velo su questa operazione è Bloomberg. Cerchiamo di capire meglio di che si tratta.
Una stablecoin
La moneta virtuale potrebbe avere due caratteristiche: essere ancorata al dollaro, per limitare la volatilitàed essere rivolta soprattutto ai Paesi in via di sviluppo, concentrandosi in primo luogo sul mercato delle rimesse, in India prima di tutto. Qualche numero: 480 milioni di utenti Internet e 200 milioni di utenti Whatsapp in India, 69 miliardi di dollari di rimesse inviate nel Paese dolo nel 2017.
Le criticitÃÂ
Da verificare la tenuta di una stablecoin, cioè di una criptovaluta ancorata a un bene o a una moneta tradizionale per renderla più stabile. Il caso più famoso di stablecoin è Tether: ha un rapporto di paritàcon il dollaro, ma è tutt’altro che trasparente. Non si sa a quanto ammontano le sue riserve in dollari e Tether è stato spesso chiamato in causa perché c’è il sospetto che sia stato usato da alcune grandi piattaforme di scambio per condizionare il prezzo di bitcoin.
Un progetto che viene da lontano
Facebook non è nuovo a questo genere di progetti. Il sogno di gettarsi nei servizi finanziari risale al 2014, quando Zukerberg ha assunto l’ex presidente di PayPal David Marcus. A maggio, Marcus è diventato il capo delle iniziative della societàfocalizzate sulla blockchain.
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