La Creator Economy è definita anche economia della monetizzazione individuale: è una naturale evoluzione degli UGC (User Generated Content), che diventano monetizzabili attraverso le iniziative delle piattaforme. Il fenomeno Include anche le aziende che si affidano ai creator per dare maggiore visibilità ai propri contenuti.
Perché ci interessa la Creator Economy
Gli utenti dei social media si fidano più facilmente dei loro creator preferiti che dei brand. Di conseguenza, l’impatto di un annuncio realizzato in collaborazione con un creator o di un influencer può essere molto maggiore rispetto ai canali tradizionali.
La creator economy è tuttavia ancora in crescita, per cui vale la pena di monitorare il fenomeno anche sulla base di una serie di utili statistiche.
Cosa dobbiamo sapere sulla Creator Economy
Statistiche generali
- Il 30% dei 18-24enni e il 40% dei 25-35enni si definisce creatori di contenuti. (Blog HubSpot)
- I creator hanno maggiori probabilità di essere giovani (63% Gen Z) e donne (48%). (Global Web Index)
- Il 46,7% dei creator lo sono a tempo pieno. (ConvertKit)
- I principali tipi di creator sono educatori, blogger, coach, scrittori e artisti. (ConvertKit)
- Il 37% dei creatori di nicchia si è impegnato almeno una volta in una collaborazione con un marchio. (Linktree)
- I creator a tempo pieno utilizzano in media 3/4 canali per coinvolgere il pubblico. (ConvertKit)
- Il tempo medio dedicato alla creazione di contenuti ogni settimana è di 1-5 ore. (Linktree)
- I creatori di contenuti affermano che la loro sfida principale è quella di farsi trovare dai propri follower (The Tilt)
- Il 61% dei creatori di contenuti afferma di pubblicare contenuti per divertimento, il 34% per passione e il 31% per esplorare un nuovo potenziale hobby. (Global Web Index)
- La piattaforma di lancio più comune per i creatori nel 2021 è stata Instagram. (ConvertKit)
- Il 58% dei creatori produce 2-4 tipi di contenuti. (Linktree)
- Il più delle volte i creatori a tempo pieno creano post sui social media, e-mail/newsletter e articoli/blog. (ConvertKit)
- Il 52% dei marketer si affida ai creator per rafforzare la propria community e il 41% dichiara di voler lavorare con i creatori di contenuti per promuovere i valori del proprio marchio. (Sprout Social)
- I tipi di contenuti più comuni che i marketer assumono dai creatori sono i contenuti educativi, gli unboxing o le recensioni. (Sprout Social)
- Le tipologie di creatori che guadagnano di più sono i creatori educativi, i coach, i podcaster, gli influencer e i marketer. (ConvertKit)
- La maggior parte dei creatori di contenuti condivide tra 1 e 10 post sponsorizzati all’anno. (Influencer Marketing Hub)
Statistiche sui ricavi
- Sono oltre 300 le startup impegnate nel settore. (Influencers Club)
- Le dimensioni del mercato della creator economy sono attualmente stimate in 104,2 miliardi di dollari. (Influencers Club)
- La valutazione totale delle startup della creator economy era di 5 miliardi di dollari nel 2021. (Influencers Club)
- La maggior parte dei creatori di contenuti dichiara che la fonte di guadagno maggiore è rappresentata dagli accordi con i brand. (Influencer Marketing Hub)
- I creatori di contenuti impiegano in media sei mesi e mezzo per guadagnare il loro primo dollaro. (The Tilt)
- I creatori di contenuti preferiscono monetizzare i loro contenuti su Instagram e TikTok. (Influencer Marketing Hub)
- I creator a tempo pieno sfruttano in media 2,7 flussi di reddito. (ConvertKit)
- Il 59% dei creatori principianti non ha ancora monetizzato i propri contenuti. (Linktree)
Ninja Upshot
Lavorando con creatori di contenuti che godono della fiducia dei loro fan, le aziende possono sfruttare l’opportunità di raggiungere un pubblico fidelizzato.
I micro-influencer sono particolarmente interessanti per le piccole imprese perché riducono al minimo il costo pubblicitario per azione di una campagna, pur ampliando la portata del marchio.
Se un tempo il numero di follower era il parametro principale utilizzato dalle aziende per selezionare gli influencer, oggi i marchi utilizzano criteri di valutazione più sofisticati per capire il pubblico di un influencer e come coinvolgerlo.
Inoltre, il fatto che i creatori stiano creando nuovi modelli di monetizzazione, anziché dipendere dalle piattaforme, contribuirà a rendere la creator economy più sostenibile.
Source: http://www.ninjamarketing.it/