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Come migliorare l’apprendimento grazie ai video interattivi (anche in azienda)

Erano gli anni Sessanta quando il maestro e pedagogo Alberto Manzi insegnava agli Italiani a leggere e scrivere via etere nel programma televisivo educational “Non è mai troppo tardi”.

Nelle lezioni tenute da Manzi, con risultati strepitosi, venivano già utilizzati formati multimediali con supporti audio e video, e dimostrazioni pratiche.

Negli anni Sessanta, però, la distanza che ci separava dallo schermo televisivo era di almeno un metro e, con il tempo, le distanze si sono dimezzate da quando il pc è entrato in tutte le case diventando uno strumento di uso quotidiano.

Negli anni Ottanta, il lancio dei primi computer Apple con le interfacce grafiche che permettevano alle persone una facile interazione con il calcolatore, più intuitiva attraverso icone e desktop, ha cambiato ulteriormente l’approccio allo screen.

Credits: Depositphotos #81222840

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I progetti educational intanto si facevano strada sul mezzo pc e vedevano un’ampia diffusione con l’avvento di internet.

Il termine e-learning, l’uso di nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento mediante l’accesso a risorse, servizi, collaborazioni e interscambi a grande distanza, è stato intanto sponsorizzato ampiamente dalle politiche educative europee.

Tuttavia, solo di recente l’approccio sempre più user centered ha permesso di comprendere l’importanza di mettere anche lo studente al centro dell’apprendimento, grazie all’interazione sia con lo strumento di formazione che con il tutor e gli altri partecipanti del corso, creando vere e proprie community di dialogo, confronto e accrescimento delle conoscenze.

È in questo contesto che si inseriscono anche i concetti di user experience (UX), human-centered design e gli strumenti innovativi come il video interattivo.

Human-centered design, UX e video interattivo

Human-centered design e user experience mettono la persona al centro della progettazione e dell’esperienza, analizzando il suo punto di vista, i suoi comportamenti e reali bisogni.

L’utente è attivo nell’esperienza, la vive in prima persona, mette in campo le proprie risorse per il raggiungimento del risultato.

Lo scopo in ambito educational è quello di mantenere alta l’attenzione e ricezione del contenuto. Del resto chi non ha mai sentito la frase “L’esperienza insegna”?

Con il video interattivo (o ipervideo) è possibile costruire percorsi educational nella forma di esperienze su misura.

La persona può seguire un apprendimento lineare sul video o cliccare su collegamenti, che appaiono per alcuni momenti in sovraimpressione, personalizzando così il percorso formativo secondo il suo personale metodo di apprendimento.

In alcuni casi il video interattivo permette persino una personalizzazione a seconda delle risposte fornite dall’utente.

Credits: Depositphotos #97178492

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Video Educational

La formazione è oggi diventata una leva fondamentale non solo all’interno di scuole e università, ma anche per le aziende, sia come strumento di formazione interna, per accrescere la competitività e produttività con un team di professionisti esperti, sia per diffondere informazioni e contenti di valore sul prodotto verso altre aziende (B2B) o verso il consumatore finale (B2C).

Il video educational, in particolare il video interattivo, proprio per la semplicità di fruizione, l’esperienza di personalizzazione e quindi l’elevato coinvolgimento dell’utente è uno strumento che si adatta a qualsiasi contesto e settore, dall’educazione verso i bambini a quella professionalizzante, fino a quella nell’Health.

educational- uxeducational- ux

Per esempio è uno strumento performante nella diffusione di training aziendali innovativi, soprattutto nei casi in cui la conoscenza è tecnica, come un tutorial per l’utilizzo di un macchinario o di una nuova pratica.

Scopriamo quindi insieme alcune declinazioni di video interattivo applicato proprio all’educational.

1. Video educational per i bambini: RAPT e Royal Bank of Scotland

L’utilizzo di un video interattivo è adatto in particolare per i bambini, poiché, semplicemente, imparare interagendo è anche divertente, proprio come un gioco.

Rapt Media ha realizzato con lo studio di animazione Ardman, “Pigby’s Tales” un video interattivo prodotto per la Royal Bank of Scotland con lo scopo attraverso la forma del gioco di insegnare ai bambini il valore del risparmio.

Il protagonista è Pigby che aiuta il suo amico Buzz a risparmiare per acquistare un nuovo skateboard in vista della grande skateboard competition.

video interattivi educationalvideo interattivi educational

Così la gamification applicata all’educational e al video aiuta a preparare i clienti di domani (e intanto a conquistarne i genitori!).

2. Video educational nell’Healthcare: Shaa, Streaming Well e Videum

Shaa è una video agency italiana che permette di realizzare, attraverso la propria piattaforma, video interattivi sia in ambito educational che aziendale.

L’obiettivo in qualsiasi declinazione è massimizzare l’engagement degli utenti implementando sul video diverse funzionalità: dall’apertura dei pannelli per approfondimento, all’inserimento di quiz o sondaggi interattivi.

In ambito Healthcare è molto interessante il progetto Love Your Hearth realizzato in collaborazione con Streaming Well e Videum.

Qui lo storytelling su un argomento molto delicato e specifico come quello legato alla salute è stato reso interattivo e dinamico grazie all’inserimento di un login e un form di registrazione della customer journey dei singoli utenti, con la possibilità di salvare i progressi svolti dall’utente.

La capitolazione e l’indice, utili per navigare tutti i video all’interno di un unico player, hanno reso ancora più fluida l’esperienza, corredata di quiz, questionari, form da compilare per raggiungere il download finale del certificato.

I video di approfondimento sono stati visualizzati in appositi pannelli in overlay sul video principale, mentre menu laterali permettevano di accedere a documenti di supporto. Infine le call-to-action con link utili e contestualizzati in base all’argomento trattato nello speech hanno contribuito a rendere più semplice la navigazione degli utenti.

3. Lezioni di leadership: 3 Play Media e Harvard School of Public Health

3Play Media ha collaborato con la Harvard School of Public Health (HSPH)  per creare un’interfaccia video personalizzata con trascrizioni interattive e ricerca così da favorire la partecipazione e la collaborazione.

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Il progetto della HSPH è stato quello di prendere video di leadership e letture in classe e utilizzarle come clip educative per gli studenti della facoltà. I video interattivi creati hanno una funzione di ricerca video affinché gli studenti possano ricercare l’argomento per sezioni o capitoli, una funzione di ricerca per le trascrizioni e una funzione di ritaglio per condividere parti di video e commentare tramite email o social network.

Le potenzialità dei video interattivi educational

Le possibilità di interazione e i casi di applicazione per i video interattivi, insomma, possono essere le più varie, a patto di non rimanere legati ad un concetto statico e passivo di apprendimento e di definire alla base uno storytelling ad hoc che permetta all’utente di fruire di un’esperienza immersiva e personalizzata.

L’educational, declinato attraverso il video, come negli esempi che abbiamo visto, può prestarsi alla creazione di tutorial, database di ricerca, didattica, garantendo un livello di attenzione superiore anche a quello dei normali video, grazie alla partecipazione attiva dell’utente.

L’articolo Come migliorare l’apprendimento grazie ai video interattivi (anche in azienda) proviene da Ninja Marketing · la piattaforma italiana per la digital economy.

Source: http://www.ninjamarketing.it/

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