Per il suo 145esimo anniversario Barilla rinnova il suo Archivio Storico e mette online oltre 35 mila oggetti tra foto, video e campagne di comunicazione.
Un vero e proprio viaggio per ripercorrere quello che il marchio ha comunicato nel corso degli anni: messaggi senza tempo, pubblicità iconiche, come ricette di famiglia, in grado di evocare ricordi e forti emozioni.
Nell’Archivio Storico sono racchiuse le testimonianze della vita, dei progetti, delle scelte strategiche, dei prodotti che hanno determinato il successo aziendale.
Una raccolta “viva”, costantemente alimentata e aggiornata, oggi aperta alla consultazione pubblica.
Da Carosello agli spot anni ’80
Un campo, quello della comunicazione, in cui Barilla è stato pioniere, anche grazie a collaborazioni d’autore con straordinari registi e alle interpretazioni di personaggi sportivi e del mondo dell’arte e dello spettacolo come Alberto Tomba, Alex Zanardi, Dario Fo, Mina, Massimo Ranieri e in anni più recenti anche Pierfrancesco Favino.
La prima campagna pubblicitaria che Mina, già al culmine del successo, realizza per Barilla è diretta dal regista cinematografico Valerio Zurlini.
In ogni carosello Mina canta una canzone diversa. Numerosissimi sono i primi piani fatti all’artista, che canta tra il pubblico seduto ai tavolini o sul palcoscenico mentre gli spettatori assistono dalle gradinate.
Tranne “Brava”, sono tutte canzoni d’amore: “L’ultima occasione”, “Un anno d’amore”, “Città vuota” “Un bacio è troppo poco” e “Soli”.
Al termine della canzone Mina pubblicizza Barilla accarezzando con la sua mano la gamma delle confezioni di pasta: «B come Buona cucina. Un tocco di alta cucina nei piatti semplici di ogni giorno»; infine spunta da dietro una scatola e pronuncia una frase che oggi sarebbe davvero fuori dal tempo: «C’è una gran cuoca in voi e Barilla la rivela».
Come non dimenticare lo spot Barilla girato dal maestro Federico Fellini con in chiusura il celebre payoff «Barilla, vi fa sentire sempre al dente».
Oppure lo spot girato da David Lynch nel 1993 per Barilla France, Le Cafe’ con Gérard Depardieu e una giovanissima Alessia Merz nella scena finale:
All’interno dell’archivio anche l’omaggio a Vangelis, il grande maestro scomparso lo scorso maggio che con le sue colonne sonore ha ispirato intere generazioni. Ritroviamo la sua musica leggendaria nella prima serie di pubblicità “Dove c’è Barilla, c’è casa” andate in onda a partire dal 1985.
La storia di Mulino Bianco e gli spot in tv
Il mulino è sempre stato un elemento centrale nella comunicazione italiana, dal punto di vista grafico, semantico e spesso anche della narrazione filmico-pubblicitaria.
Il marchio fu creato per distinguere la produzione da forno di Barilla. Il nome Mulino Bianco – come racconta Gianni Maestri, al tempo coordinatore della Divisione Nuovi Prodotti – sintetizza i valori di natura e tradizione nei due concetti di genuinità e salute: il Mulino rappresenta un modo semplice di fare prodotti di grano come un tempo, evocando nostalgia e un mondo fantastico e irreale; al Bianco si attribuiscono i significati psicologici di purezza, forza e luminosità”.
Da fine anni Settanta il mulino diventa emblema della società rurale, dei suoi valori e della genuinità, soprattutto per il richiamo ai prodotti della tradizione come biscotti, fette biscottate e grissini.
Negli anni Ottanta, il mulino diventa il regno-laboratorio del Piccolo Mugnaio Bianco, da cui nascevano tante ghiotte leccornie.
Nel 1990 l’agenzia Armando Testa, fondata a Torino dal celebre visionario della pubblicità (all’epoca, ancora vivente), reinterpreta il mulino con nuovi spot su una famiglia (mamma, papà, due bambini e un nonno) che, esasperata dalla frenesia cittadina, decide di trasferirsi in un mulino ad acqua appositamente ristrutturato, per vivere tra prati, campi di grano e animali.
Per rendere quantomai epici i nuovi short (anticipati da quattro teaser, che presentano i personaggi e istillano nel telespettatore la curiosità in merito ai loro sogni di vita all’aria aperta), la casa di produzione BRW schiera ben tre premi Oscar: il compositore Ennio Morricone, lo scenografo Gianni Quaranta e il regista Giuseppe Tornatore.
Novità di prodotto e restyling per il 145° anno di età
Quest’anno Barilla festeggia 145 anni di un percorso, fatto di passione e impegno. Per l’occasione la società ha presentato a inizio anno un nuovo logo e un packaging più sostenibile insieme ad una nuova linea di pasta Al Bronzo.
Ruvidità intensa e colore giallo ambrato, sono le caratteristiche della nuova pasta Barilla che attinge al metodo tradizionale della trafilatura al bronzo. Barilla Al Bronzo si differenzia dalla linea Classica per la sua inedita confezione rossa.
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Archivio Storico Barilla: viaggio nelle radici dell’azienda
La fototeca, con migliaia d’immagini dell’azienda dal 1913 ad oggi, permette di ricostruire il carattere di impresa familiare italiana che ancora oggi caratterizza Barilla: dal fondatore Pietro sino ai fratelli Guido, Luca e Paolo, attualmente ai vertici del Gruppo e quarta generazione di questa dinastia del Made in Italy.
L’Archivio Storico Barilla ha, inoltre, un ruolo di straordinaria importanza, tanto da esser stato dichiarato ‘sito di notevole interesse storico’ dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali perché “racconta l’evoluzione del costume italiano”.
Con questo efficace strumento Barilla intende promuovere l’innovazione nel rispetto della sua tradizione.
Messaggi dalla grande forza comunicativa, che hanno colpito il cuore e la fantasia delle persone. Molti di questi spot pubblicitari ci hanno fatto sognare e appartengono alla nostra storia.
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