Dopo 6 decenni siamo ancora innamorati dell’iconica bambola, in trepidante attesa per l’uscita del film di Barbie, che tingerà di rosa l’estate.
Al secolo Barbara Millicent Roberts del Winsconsin, nata nel 1959, (secondo la bibliografia inventata per lei dalla casa produttrice di giocattoli, Mattel), diventa reale.
È arrivato il film di Barbie
Nelle sale italiane dal 20 luglio, distribuito dalla Warner Bros Pictures, arriverà il film dell’iconica bambola. La pellicola, girata dalla regista Greta Gerwig (“Piccole Donne” e “Lady Bird”) , vedrà come protagonisti gli attori Margot Robbie (nel ruolo di Barbie) e Ryan Glosling (nel ruolo di Ken).
Una pellicola che raffigura un mondo dove tutto è perfetto.
Collaborazioni importanti per quanto riguarda la colonna sonora. Dopo Dance the night di Dua Lipa, uscita nel mese di maggio, annunciata anche la presenza di un singolo di Billie Eilish: «Abbiamo realizzato questa canzone per Barbie e per me significa il mondo. Questo film cambierà le vostre vite e spero che anche la canzone faccia altrettanto» ha scritto la cantante.
“Rosa” parola d’ordine
“Il mondo ha finito il rosa” è la massima utilizzata da Sarah Greenwood, scenografa del film, per supportare il lancio della pellicola, e anticipare, scherzosamente, che i nostri occhi vedranno molto rosa. «Volevo che i rosa fossero molto luminosi, e che tutto fosse ‘quasi troppo’…non volevo dimenticare cosa mi ha fatto amare Barbie quando ero bambina» aggiunge la regista, «il rosa rappresenta la possibilità di mantenere la fanciullezza».
La Dreamhouse di Barbie nel film
Per rappresentare al meglio la Dreamhouse, la famosa casa di Barbie, che ogni bambina sogna, la scenografa e l’arredatrice, Kate Spencer, hanno ammesso di averla ordinata su Amazon. Non avendone mai posseduta una, avevano necessità di studiarla nei minimi dettagli per riproporla sugli schermi.
«La scala era piuttosto strana» sottolinea l’arredatrice, «il soffitto è in realtà abbastanza vicino alla testa, e bastano pochi passi per attraversare la stanza. Ha lo strano effetto di far sembrare gli attori grandi nello spazio ma piccoli nel complesso» aggiunge la regista.
Posta all’interno dei Warner Bros Studios di Londra, è composta da tre piani che ripropongono fedelmente quella di Mattel. «Stavamo letteralmente creando l’universo alternativo di Barbie Land» spiega Gerwig, «è stato importante ricostruire un’autentica artificiosità dove tutto fosse tattile, perché i giocattoli sono, soprattutto, cose che si toccano». L’obiettivo è stato di catturare ciò che era ridicolmente divertente nella Dreamhouse originale. «Perché scendere le scale quando puoi scivolare nella tua piscina? Perché arrancare su per le scale quando puoi prendere un ascensore che si abbina al colore del tuo vestito?» si domanda la regista.
Barbie diventa host
Chi non ha mai sognato di vivere nella casa di Barbie?
Ci ha pensato Airbnb ad esaudire il sogno di quattro fortunati viaggiatori della piattaforma.
Dal 23 ottobre alle ore 20, sarà infatti possibile aggiudicarsi un soggiorno di 2 notti al prezzo di 55 euro al giorno, nella Dreamhouse di Malibu. Fedele all’originale, permette di ammirare il guardaroba di Barbie, composto dagli abiti che la bambola ha indossato dall’anno del lancio ad oggi.
Il soggiorno sarà una customer experience, nel quale sono previste una serie di attività alternative.
Si potrà, infatti, incontrare l’hairstylist di fama mondiale Jen Atkin, per una personale seduta di hair makeover, partecipare ad una lezione di cucina con la chef di Malibu, Gina Clarke-Helm, o ancora, tirare di scherma con la sportiva Ibtihaj Muhammad (prima schermitrice ad indossare l’hijab alle Olimpiadi).
Superga x Barbie The Movie è la collection che aspettavi
Superga si è unita al brand per dare vita ad una capsule collection limited edition ispirata all’iconica bambola. La collaborazione prevede 4 modelli di scarpe che, ovviamente, richiamano il colore rosa.
Il classico modello 2750 è declinato in 3 nuove versioni: due con tomaia in tela di cotone, una con tomaia in denim. Il modello 2802, realizzato in tela di cotone, prevede una zeppa di 7 cm in rosa extra bold.
Le migliori collaborazioni del momento da non perdere
Non solo Superga. Sono molti i brand che, in occasione del lancio del film, si stanno cimentando in collezioni alternative legate al mondo di Barbie. Una serie dei migliori gadget per non arrivare impreparati al film:
1. TRULY DREAM BUNDLE x BARBIE
Truly Dream Bunadle, propone una serie di prodotti per il corpo, come scrub, siero bikini, siero luminoso e burro corpo.
2. TANGLE TEEZER x BARBIE
Un’edizione limitata della spazzola più utilizzata dalle influencer: nell’iconico colore fucsia neon, con 325 denti disposti su due livelli, adatta per folti capelli, proprio come quelli invidiati di Barbie
3. MOON x BARBIE
Moon ha lanciato per l’evento uno spazzolino elettrico rosa shocking limited edition, ispirato a quello utilizzato dall’attrice nel film. La confezione include una custodia da viaggio e un dentifricio bubble mint.
4. CANDELA HOMESICK x BARBIE DREAMHOUSE
La collaborazione con Homesick propone una fragranza dalle note di peonia dolce, cespuglio di rose, gelsomino rosa, velluto felpato, limone e legno di sandalo per ricreare, anche a casa propria, l’atmosfera della Dreamhouse.
5. ALDO x BARBIE BARBIEMULE
Una collezione di 18 pezzi tra scarpe, borse e gioielli lanciati dal brand Aldo. Il pezzo “forte” è la scarpa Barbiemule, abbinata alla Barbie microbag.
6. IMPALA x BARBIE LIGHTSPEED
Pattini simili a quelli indossati dalla protagonista nella pellicola, proposti nella collaborazione con Impala. La capsule collection comprende anche ginocchiere e protezione per i polsi, esattamente in tono con i look di Barbie.
7. GAP x BARBIE
Anche Gap ha pensato di lanciare, ad inizio giugno, una collezione in rosa che comprende camicie, felpe, giacche e accessori come occhiali e zaini.
8. T-SHIRT BARBIE LAND
Per chi si sente già a Barbie Land, Mattel ha messo sul mercato la t-shirt perfetta, acquistabile sul negozio Amazon dell’azienda.
9. FUNBOY x BARBIE THE MOVIE
Una ricca collezione di gadget ideali per una giornata in piscina, ispirati al film in uscita, sono stati presentati da Funboy.
10. DRAGON GLASSWEAR x BARBIE
Nella casa di Barbie non manca mai un set di bicchieri da cocktail, come quelli proposti dalla limited edition di Dragon, rigorosamente nelle tonalità del rosa.
Barbie, icona del femminismo in rosa
«È decisamente una casa per donne single» ha precisato Greenwood riferendosi alla Dreamhouse creata nel film. Quando fu venduta la prima casa di Barbie, nel 1962, composta di cartone, immaginare una donna vivere da sola era pura fantasia. Eppure, a dispetto dell’epoca, lei interpretava già una forma di emancipazione femminile.
«È l’icona femminile per eccellenza» rincara Spencer.
Dotata di un aspetto estetico che l’ha resa oggetto di critica, (perché considerata schiava dell’immaginario femminile richiesto dalla società maschile), è stata oggetto di studi sociologici e antropologici. A dimostrazione che l’abito non fa il monaco: rappresenta una donna che vive sola, non si sposa, con un’amica nera, Francie, e che spinge le bambine ad essere ciò che desiderano. Principessa, dottoressa, astronauta, questi e mille altre sono state le professioni svolte da Barbie.
L’icona che ha spinto intere generazioni a scegliere liberamente chi essere.
Negli anni ’60 ha contribuito a disegnare l’immagine di una donna lavoratrice, che può svolgere una vita anche al di fuori dell’ambiente familiare. Musa dell’artista Andy Warhol che, nel 1986, l’ha introdotta nel mondo artistico, decretandola un’icona femminile, al pari di quelle in carne ed ossa.
Non a caso, la figura di Barbie è già stata utilizzata proprio per raccontare le storie delle “grandi” donne del presente e del passato Parte il poadcast di Barbie: racconterà storie di donne straordinarie.
La bambola spopola sui social media
Che Barbie fosse un’icona, e non solo tra i giocattoli, è chiaro da tempo. L’originalità della strategia marketing del film consiste proprio nel ricordarlo con ironia. Il concetto viene ribadito nelle varie locandine promozionali del film: She’s everything. He’s just Ken.
L’idea è stata velocemente condivisa sui social media, dove gli utenti si divertono ad “interpretare” le tante versioni della bambola…perché Barbie può essere tutto ciò che vuole.
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Source: http://www.ninjamarketing.it/