A soli pochi mesi dalla sua disponibilità al pubblico del web, ChatGPT di OpenAI ha conquistato il favore sia di addetti ai lavori che non.
Da settimane non si fa altro che parlare di ChatGPT3 e di tutte le applicazioni che iniziano a popolare il web, basate sul prodotto di punta di OpenAI, l’organizzazione (tra i fondatori vi era anche Elon Musk) il cui core business è la ricerca sull’intelligenza artificiale con lo scopo di promuovere e sviluppare una AI amichevole (FAI ossia Frendly AI), tale da portare un concreto beneficio all’umanità.
Molte realtà del panorama IT sono rimaste affascinate dalla potenza e versatilità dell’ AI alla base di ChatGPT3, tra queste Microsoft che di recente ha affermato di aver interesse ad allargare l’accesso a ChatGpt ai clienti del suo cloud Azure, siano esse aziende che sviluppatori.
Lo stesso Ceo di Microsoft Satya Nadella ha definito senza mezzi termini i prodotti di OpenAI quali: GPT-3.5, Codex e Dall-E 2 “i più avanzati al mondo”.
Si vocifera, tra le altre cose, che dopo l’assegno di 1 miliardo di dollari da parte di Microsoft a OpenAI, vi siano altri 10 miliardi per trattative in corso, dato che obiettivo della casa di Redmond sarebbe quello di potenziare il motore di ricerca Bing sfidando apertamente Google.
Perché parliamo di OpenAI
Al di là dei rumors della silicon valley, in tanti parlano di OpenAI perché realmente la sua intelligenza artificiale, intesa come machine learning, ha dimostrato di essere in grado di analizzare e comprendere il testo scritto dagli umani. L’ho testato sia come fruitore sia come coder e devo dire che lascia sbalorditi.
OpenAI può essere da noi istruito su un determinato argomento dandogli in pasto milioni di documenti. Successivamente, può rispondere a domande, rielaborare un testo un poco come quando alle elementari la maestra ci chiedeva di fare un riassunto.
Chat GPT, infatti, sta per Chat Generative Pre-trained Transformer e ad oggi sappiano, per gli addetti ai lavori più curiosi, che il suo ambiente di addestramento è stato organizzato sul cloud di Microsoft Azure.
Altra collaborazione attiva è quella con Shutterstock, per la vendita di immagini stock generate dall’intelligenza artificiale Dall-E2.
Oltre alle grandi realtà, anche quelle minori stanno integrando la tecnologia di GPT-3 per i loro applicativi. Tra queste, Ada, una società di automazione del servizio clienti, che punta ad automatizzare l’addestramento degli intenti dei clienti e l’integrazione sarà spinta ulteriormente creando automaticamente flussi di risposte e contenuti dalle basi della conoscenza dei suoi clienti.
Anche Zapier, famosa web automation app che permette di connettere altre applicazioni, assegnare task a questi strumenti e automatizzare verie azioni, utilizzerà OpenAI consentendo agli utenti di risparmiare tempo creando procedure e automatismi.
Perché è importante
L’importanza di OpenAI, che rappresenta anche il motivo per cui tutti ne stanno parlando, è data dal fatto che ha avvicinato l’utente comune all’AI come mai prima, azzerando la distanza che vi era fino a pochi mesi fa tra intelligenza artificiale e persone.
Mai come ora, basta accedere alla pagine web di OpenAI e iniziare a fare domande alla sua AI, rimanendo sbalorditi dalle risposte ricevute, perché sembra davvero di dialogare con una persona.
Cosa c’è da sapere su OpenAI
Entrando nella homepage di OpenAI e spostandosi nella sezione “examples” è possibile scorrere l’elenco delle operazioni che questa AI è in grado di fare e la lista è davvero lunga.
Si parte dal classico gioco delle domande e delle risposte, alla traduzione di testi, alla scrittura di codice di programmazione in vari formati e con vari linguaggi, fino alla creazione di immagini.
Ad oggi si stima che esistano almeno 300 applicazioni che utilizzano le tecnologie generata da OpenAI e il numero è destinato a crescere vertiginosamente praticamente in qualsiasi settore.
Vediamone alcune.
Fable Studio, azienda specializzata nella generazione di storie interattive, ha dichiarato di essere in procinto di integrare GPT-3 nel suo ecosistema software, generando così uno strumento di authoring basato su AI, con lo scopo di generare nuove storie interattive e potenziare i propri “esseri virtuali” guidati dalla trama. I loro personaggi possono vivere, imparare e prendere decisioni con noi.
Algolia, motore di ricerca per eCommerce e non solo, utilizza GPT-3 nel proprio prodotto Algolia Answers per offrire ai propri clienti una ricerca semantica pertinente e velocissima. GPT-3 comprende meglio le domande dei clienti e li collega alla parte specifica del contenuto che risponde alle loro domande.
Dopo aver eseguito i test di GPT-3 su 2,1 milioni di articoli di notizie, Algolia ha riscontrato una precisione del 91% o superiore e Algolia Answers è stata in grado di rispondere con precisione a domande complesse in linguaggio naturale quattro volte più spesso rispetto a BERT di Google.
Copy.ai è un’app basata su GPT-3 specializzata nella scrittura di testi per il marketing. Può scrivere post per i nostri blog, redigere copy per siti Web e descrizioni di prodotti per gli eCommerce. Poi testi per email, post per i social media e altro in pochi clic.
Grazie a questa APP è possibile scrivere testi in pochi secondi in differenti lingue quali inglese, francese, spagnolo, tedesco, italiano, giapponese, olandese, polacco, portoghese, russo, cinese (semplificato), bulgaro, ceco, danese, estone, finlandese, greco, ungherese, lettone, lituano, rumeno, slovacco, sloveno e svedese, ma in futuro saranno implementate anche altre lingue.
Copysmith, simile a Copy.ai, è un ottimo strumento da aggiungere alla propria raccolta di strumenti di copywriting capace di aiutarci nella ricerca di idee, spunti per i nostri articoli.
Jasper.ai è una piattaforma basata sull’intelligenza artificiale GPT-3, che aiuta a generare contenuti accattivanti e di alta qualità. Alcune delle caratteristiche principali di Jasper vanno dalla generazione automatica di contenuti, ai contenuti personalizzati fino all’ integrazione con i sistemi di gestione dei contenuti (CMS).
Repl.it è una soluzione pensata per velocizzare il lavoro di chi sviluppa software, app e tanto altro, ma anche per eseguire testing e il consueto debug del codice scritto.
Repl.it è un vero e proprio editor di codifica (IDE) a configurazione zero, collaborativo e basato su browser con supporto per oltre 50 linguaggi, inclusi Java, Python, HTML/CSS/Javascript, C, C++ e altri. Funziona su qualsiasi dispositivo inclusi PC, Mac, telefoni, tablet e Chromebook.
Questo applicativo è utilissimo per gli studenti che intendono imparare la programmazione e l’informatica e per gli insegnanti ché possono concentrarsi sull’insegnamento, non sulla risoluzione dei problemi degli ambienti degli studenti.
Debuild.co è un’altra interessante applicazione che fa uso di GPT-3 per lo sviluppo di siti web partendo da semplici frasi scritte in inglese. Debuild mostra il codice utilizzato per creare l’ambiente del sito desiderato, consentendo agli utenti di replicare il codice in altre piattaforme di codifica.
Observe.ai viene pensata per supportare i team di assistenza clienti, costantemente bombardati da un flusso infinito di richieste, reclami e domande dei clienti.
L’applicativo è pensato per rendere meno oberato il customer service, offrendo un sistema di messaggistica integrato nelle app oppure nel sito web e fornendo una gamma di flussi di lavoro automatizzati che le aziende possono utilizzare per semplificare attività come la generazione di lead, l’onboarding dei clienti e altro ancora.
Lumen5 è una piattaforma potente e facile da usare per la creazione di video di qualità professionale per i social media e altri scopi di marketing, che può aiutarci a coinvolgere e connetterci con il pubblico attraverso i contenuti video.
Lumen5 funziona in modo semplice: basta passare una descrizione della sceneggiatura e l’AI procede a generare automaticamente un layout video approssimativo, incluse sovrapposizioni di testo e risorse multimediali suggerite (come immagini e clip video).
Pictory.ai simile a Lumen è una piattaforma di narrazione visiva che aiuta gli utenti a creare brevi video di marca da contenuti di lunga durata, come Zoom, Teams, registrazioni di webinar, script e post di blog. La piattaforma utilizza l’intelligenza artificiale per estrarre punti e temi chiave dal contenuto e creare automaticamente video visivamente accattivanti con filmati, musica e voci fuori campo.
Aggiungiamo che in ambito “grafico” si basano sulla tecnologia di OpenAI sia Wall-E2 che Point-E di cui abbiamo già parlato in precedenza, il primo per la generazione di immagini da una semplice descrizione e l’altra per la generazione di modelli 3d.
Sul fronte musicale, possiamo annoverare MuseNet capace di in grado di generare composizioni musicali di 4 minuti con 10 strumenti diversi e in grado di combinare stili dal country a Mozart ai Beatles. Ancora Jukeboxe, che genera sia audio che un testo rudimentale per la canzone.
Un “nota” in tema musicale: di recente il cantautore australiano Nick Cave ha espresso il suo sgomento dopo che un suo fan gli ha proposto una canzone scritta proprio utilizzando GPT-3.
Ninja Upshot
Elencare tutte le app che utilizzano la tecnologia di OpenAI sarebbe davvero impossibile; resta il fatto che gli ambiti di applicazione di GPT-3 sono davvero moltissimi e dei più svariati, dalla business analysis, per l’organizzazione e la strutturazione delle informazioni contabili delle aziende e del marketing, alla sicurezza informatica, passando per la sanità, la scuola, la formazione e tanto altro.
Ogni applicativo meriterebbe un articolo ad hoc che ne metta in luce dettagliatamente le potenzialità, il funzionamento e la versatilità.
Questo 2023 sarà l’anno in cui il mercato dell’intelligenza artificiale sarà più competitivo che mai e GPT-3 di OpenAI è uno dei principali player, assieme ad altre aziende che si contendono una fetta della torta come Google, Microsoft, Facebook e Amazon.
Man mano che la tecnologia continua a svilupparsi, è probabile che si troveranno ancora più usi per questa incredibile tecnologia, quindi non ci resta che attendere, per vederne delle belle, soprattutto in vista dell’uscita di GPT-4 di OpenAI.
Source: http://www.ninjamarketing.it/