TikTok è il social della GenZ e i brand lo hanno capito: se non vuoi perdere fette di mercato sul neo target non puoi non avere una strategia adeguata per il social media dei video brevi.
C’è chi ci è arrivato prima, c’è chi dopo; c’è chi è stato “preso di mira” da qualche account popolare sulla piattaforma e chi ha dovuto cercare l’influencer che rappresentasse al meglio il brand, ma le statistiche confermano TikTok come un social in cui il pubblico è in continua crescita anche tra i non giovanissimi, il 36% del pubblico, infatti, è rappresentato dalla fascia 35-45.
Nel caso di Microsoft, che aveva già tentato di acquisire TikTok nel 2020, è stata “una ragazza che storpia loghi” a farne la fortuna sulla piattaforma, rendendo l’account tra i più popolari in 9 mesi, con una copertura che ha raggiunto quota 1 milione.
TikTok e Microsoft la strategia da 1 milione di followers in 9 mesi
“Se non puoi sconfiggerlo, alleati con lui”.
Questa sembra la giusta premessa per parlare della relazione tra TikTok e Microsoft, visto che il gigante del software ha tentato, durante il governo Trump, di acquisire TikTok e renderlo uno dei suoi asset di comunicazione di proprietà.
Microsoft, infatti, aveva fin da allora ben chiaro cosa significasse possedere il video-social più amato: avere a disposizione una mappa alquanto precisa di preferenze e desideri di circa 800 milioni di user, oltre che riuscire a competere con Mr Zuckerberg in materia di utenti tracciati e social di proprietà.
L’affare però non si è concluso e Microsoft, oggi, ha deciso comunque di includere TikTok nei suoi asset, ma come canale di comunicazione.
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Ecco allora che entra in gioco Emily Zugay, la disegnatrice di loghi brutti e unico account seguito dal brand.
La strategia di Micorsoft sulla piattaforma è quella di puntare sulla nostalgia, sui ricordi del suo amatissimo Windows XP… poi arriva Emily che decide di piazzare, un po’ come un quadro di Andy Warhol, in ognuno dei riquadri del celebre logo la sua faccia in primo piano.
La nuova release del logo, per tutta risposta, diventa il logo ufficiale dello store di New York di Microsoft e un TikTok condiviso tra Emily e il brand.
La curiosità ha poi fatto il resto: in 9 mesi dalla pubblicazione l’account di Microsoft ha raggiunto 1 milione di followers, il video circa 12 milioni di likes e ha raggiunto più di 10 milioni di visualizzazioni.
Microsoft, ha deciso, quindi di omaggiarla di un pc personalizzato con il suo “logo”.
L’ultima news che vede protagonista Microsoft di fianco a un altro dei big digitali è quella della sigla dell’accordo con Netflix per la creazione dei contenuti a costo più basso di abbonamento, intervallati da annunci pubblicitari a cominciare dal 2023.
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Ad oggi l’accordo è solo di collaborazione in merito alla strategia di contenuti pubblicitari, ma l’inizio dell’acquisizione non è eslcusa.
Emily Zugay, l’artista dei loghi brutti che i brand non vogliono ignorare
Chi ha detto che per essere un artista famoso bisogna essere dotati e bravi? Il segreto è quello di crearsi un’immagine, un proprio tratto distintivo, come una sorta di brand.
Ecco quindi la ragazza che con 2,3 milioni di followers e richieste di rebranding dei più famosi social media manager mondiali, che ha fatto dei suoi “loghi brutti” un tratto distintivo, Emily Zugay.
Microsoft, infatti, non è stato il primo logo ad essere ridisegnato dalla TikToker, ma già McDonald’s o lo stesso TikTok erano stati interessanti dagli originali rebranding di Emoly.
Emily incarna perfettamente quella che è la strategia per diventare un Tiktoker conosciuto e ricercato: è infatti specializzata in una nicchia di mercato precisa con contenuti semplici, freschi e divertenti, contenuti quasi ripetitivi raggiungono lo status di “meme”.
I contenuti di Emily, quindi, sono stati riconosciuti come credibili da brand famosi che li usano per fare Real Time Content e Marketing.
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I brand, infatti, hanno difficoltà a creare una loro strategia nativa su TikTok senza sponsorizzazioni o senza creare contenuti già visti; quindi l’aggrapparsi a contenuti virali, di altri, ma a fuoco per la strategia di comunicazione trasforma il tutto nel posizionamento online in maniera coerente e a portata anche dei più giovani, vero target del social in questione.
Casi di successo su TikTok, eccone alcuni
TikTok è un social in continua crescita con una previsione di utenti che supereranno 1 miliardo e mezzo di utenti entro la fine del 2022, quindi non c’è da stupirsi se oggi i brand hanno in previsione di aumentare gli investimenti su questo canale di circa il 50%.
Chiaro che TikTok for Business dà la possibilità ad ogni singolo soggetto di creare sponsorizzate che, attraverso call to action diverse, spingano l’utente al click o all’acquisto, ma altrettanto chiaro deve essere nella mente dei Social Media Strategist che i contenuti pubblicati su TikTok devono avere un tone of voice più leggero, informale, che diano uno spaccato diverso da quelli evidenziati su altri canali, soprattutto perché necessariamente dovranno essere dei video.
Ecco quindi alcuni esempi di brand che su TikTok hanno un canale attivo, seguito e popolato.
NBA
Partiamo dallo sport, con il caso NBA, la lega basket americana dove i video riportano il cosiddetto clima spogliatoio postando video dei giocatori o degli allenatori in pieno clima pre-partita, o nel bel mezzo dell’esultanza o del tempo libero. Per ricordarci che anche i giganti del basket sono “umani”.
Oggi il profilo ha più di 15 milioni di followers ed è tra i 5 brand più seguiti al mondo.
Fenty Beauty
Il secondo filone è quello del beauty, dove, per esempio Fenty Beauty, posta video tutorial di come usare i propri prodotti per creare look wow, per rendere ogni cliente, anche non professionista, in grado di creare un look glam ed invidiabile sotto la guida attenta di make-up artist famosi.
Chipotle
Terzo filone, food. Il caso Chipotle, presente su TikTok dal 2018, che ha scelto una strategia di engagement fatta di video dei suoi clienti in piena sfida ai fornelli sulle ricette di Chipotle stessa.
Le campagne TikTok di Chipotle si sono concentrate su acrobazie, #ChipotleLidFlip Challenge lanciata da un dipendente dell’azienda con 100.000 utenti intenti a replicare la performance; poi c’è stata la campagna #GuacDance challenge ed un sacco di materiale per l’azienda da usare e ripostare per il Guacamole Day.
Per ultimo lo sbarco nel Metaverso con l’organizzazione del Boorito Halloween event, in uno spazio di completa realtà aumentata accessibile da parte dell’utente da uno specifico virtual store in Roblox.
Ultima categoria che prendiamo in considerazione è forse la più attraente per i video social: gli animali. Chi non si è soffermato almeno 5 minuti a guardare video di gattini maldestri?
Lo Zoo di San Diego.
In questo caso la strategia è quella di rendere gli animali protagonisti di video carini e divertenti, che poi saranno ricondivisi da moltissimi utenti, sia visitatori dello zoo che rivedono il loro animale preferito, sia di chi vorrebbe andare a visitarlo.
Lo Zoo di San Diego, oltre a creare una strategia vincente con protagonisti animali “flufflosi”, ha creato nel tempo partnership con associazioni attente ai diritti degli animali e di sensibilizzazioni ambientale.
Source: http://www.ninjamarketing.it/