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NFT e Storytelling: casi e storie di successo direttamente dai brand

Il Metaverso ha aperto i battenti. Affermazione quanto mai pleonastica e, quasi certamente, anacronistica visto che le nuove piazze virtuali hanno destato notevole attenzione da parte di brand e aziende che hanno acquistato i propri biglietti per ‘Marte’ e hanno intrapreso il proprio viaggio.

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Pionieri o coraggiosi avventurieri? Ai posteri l’ardua sentenza. Ciò che è certo è che nessuno tra i principali brand di lusso ha voluto perdere l’occasione di ottenere visibilità in queste sconfinate virtual lands. Pena? L’esclusione da spazi in cui Millennial e GenZ sono pronti a vivere esperienze immersive. Inizia la corsa per accaparrarsi angoli di ribalta in pieno effetto FOMO (Fear Of Missing Out).

Sia chiaro: il Metaverso ormai ha inglobato nella sua rete anche altri settori che non gravitano attorno al lifestyle. Anche arte e cultura sono pronti a fare il loro ingresso trionfale nello spazio più ambito del secolo.

NFT e Storytelling: Flagshipstore e virtual lands

eMarketer offre una stima interessante: circa 42 trilioni di dollari a fine 2022 è il traguardo che raggiungerà il mercato globale dell’eCommerce.

Per questo motivo i grandi player del lifestyle e del fashion si stanno adoperando per lanciare collezioni reali e virtuali. Pullulano, dunque, i flaghsip store nei Metaverse Fashion District di importanti brand di moda e di lusso.

Qualche numero? Circa 1,4 milioni di dollari è l’investimento di Philippe Plein – noto brand elvetico – nel Metaverso. L’acquisto di angoli virtuali è legato all’ambizioso progetto di costruzione di Plein Plaza.

Un’impennata senza precedenti nel mondo delle tecnologie digitali che ha dato vita addirittura alla prima Metaverse Fashion Week: appuntamento in cui solo i brand più avventurosi possono partecipare. Come nasce il mito degli NFT? 

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NFT e Storytelling: il fenomeno Winkelmann

La gloria degli NFT affiora quando Mike Winkelmann – noto come Beeple – ha venduto tramite la nota casa d’aste Christie’s un collage di circa 50.000 immagini in formato jpeg alla modica cifra di 69,3 milioni di dollari.

Per la prima volta la casa d’aste ha concesso all’aggiudicatario dell’opera di pagare mediante moneta digitale. Un altro momento topico a cui si fa coincidere la notorietà degli NFT è la vendita all’asta, da parte di Jack Dorsey, del primo tweet di 15 anni fa.

Anche in questo caso la cifra supera di gran lunga i sei zeri. Pensiero comune è che gli NFT rappresentano un fortino di esperienze sociali esclusive e coinvolgenti assurgendo a vere e proprie opere da collezionare, passando per l’esaltazione della storia di marchi e aziende.

È innegabile, dunque che gli NFT rappresentino una nuova dimensione in ambito digital tutta da scoprire aprendo, al contempo, le porte a sperimentazioni davvero incredibili anche in tema di storytelling aziendale. 

Elogio al pop di Wharol: NFT di Campbell’s

Campbell’s, nota azienda conserviera statunitense – ha lavorato al lancio di una nuova etichetta e in collaborazione con l’artista Sophia Chang ha messo a punto una nuova linea NFT volta a celebrare le modifiche all’iconica etichetta bianco-rossa della famosa zuppa: un vero e proprio elogio della serie ‘Campbell’s Soup Cans di Andy Warhol che si è radicata nell’arte e nella cultura pop’.

Millennials e GenZ alla ricerca del lusso nel Metaverso

Nell’ambito del sistema luxury sono molteplici i brand di lusso che hanno intrapreso il viaggio nella realtà virtuale.

Emblematico il caso di Balenciaga. Dopo l’esperienza del lancio di Afterworld: The Age of Tomorrow, all’interno del quale è stata presentata la collezione autunno inverno 2021 in partnership con Fortnite il marchio ha deciso di affrontare l’ingresso nel Metaverso: i giocatori hanno acquistato skins Balenciaga tra cui felpe e cappelli per i loro avatar. Il lancio delle stesse nel mercato fisico ha aumentato l’hype attorno alla community. Non è l’unico brand ad affrontare il Metaverso.

Anche Louis Vuitton in occasione del 200esimo anniversario ha collaborato con Beeple costruendo 30 NFT all’interno del gioco. Gucci ha creato il suo Gucci Vault, concept store in cui gli avatar possono inserire oggetti di second-hand rimessi a nuovo. Bulgari, invece, farà il suo ingresso nel metaverso attraverso la fortunata collaborazione con Experiency, tech studio specializzato in design esperienziale, attraverso cui la maison di alta gioielleria vuole restituire un’immagine nuova della gloriosa Roma: tra scenari futuristici raccontare il valore e la storia di gioielli senza tempo.

Macchine spaziali: Space Time Memory di Lamborghini

Le aziende, progressivamente, si stanno avviando verso il mondo degli NFT. Un esempio arriva dal mondo Lamborghini che ha lanciato in orbita il suo Space Time Memory realizzato dall’artista Fabian Oefner.

Il lavoro – fa sapere l’artista dal suo stesso profilo Instagram – è iniziato a partire dalla composizione della fotografia alla base dell’NFT traendo ispirazione dal Razzo Saturn V che decollava nel 1969 per le missioni Apollo verso la luna e dalla statua di Nike di Samotracia visitabile al Louvre.

Una magistrale metafora che insieme agli altri NFT citati segnala come il racconto non conosca spazio sottraendosi alle catene e alle ingiurie del tempo.

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Source: http://www.ninjamarketing.it/

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