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Dole lancia una campagna per riscattare la mela proibita con un appello al Papa

Dole Sunshine Company e il “sacro” frutto della mela, in questi giorni sono al centro di una campagna insolita.

La multinazionale statunitense con sede a Westlake Village, in California, attualmente è il più grande produttore di frutta e verdura al mondo: con un giro di affari ampliato ad una compagnia di navigazione, Dole Ocean Cargo Express. Si è rivolta direttamente al Vaticano, per una campagna PR decisamente “stravagante”.

Il presidente di Dole David H. Murdock, che ha creato il Dole Nutrition Institute, Fondazione per la ricerca e l’educazione nutrizionale, ha infatti autorizzato una lettera aperta al Papa, Jorge Mario Bergoglio, per riclassificare il frutto “proibito” restituendo valore alla mela che da sempre rappresenta l’asse primario della nutrizione, collegata però al peccato originale.

Dole e la frutta del peccato

Dole e la frutta del peccato Le mele contese – Fonte The Drum

L’appello invita il Papa a invertire il “più grande disastro di pubbliche relazioni che il frutto abbia mai affrontato” modificando la Bibbia per sostituire la parola “frutto” con più palesi e peccaminose tentazioni quali tabacco o alcol.

Dole Sunshine Company sta implorando perdono dall’alto per tutti coloro che volontariamente “infrangono il volere di Dio gustando il “frutto proibito”, cercando di scagionare Adamo 4 mila anni dopo essere stato brutalmente diffamato per aver morso una mela (presumibilmente), la campagna cerca di fare della disobbedienza una virtù trasmutando il peccato originale nello spuntino originale, amato da tutte le generazioni.

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Una campagna per promuovere una dieta più sana

Dole ha osservato che le diete povere uccidono più persone a livello globale rispetto al tabacco e all’ipertensione e la malnutrizione è la più grande sfida sociale del mondo secondo il Global Nutrition Report.

Lettera aperta di Dole Sunshine

Lanciata in occasione della Giornata internazionale della frutta sul quotidiano La Repubblica, la lettera cerca di ripristinare il buon nome del “Frutto proibito” dopo migliaia di anni di colpe, apportando un piccolo ritocco alla Bibbia, sostituendo la parola frutto con qualsiasi altro spuntino malsano.

La lettera – un appello umoristico e senza precedenti al Pontefice – intende avviare un dialogo globale sull’importanza della frutta per una dieta nutriente e concentrarsi sui benefici della vitamina C e sull’accessibilità globale.

Comprendiamo che richiedere questo cambiamento è una richiesta audace e provocatoria, e ovviamente non intendiamo mancare di rispetto a Sua Santità o alla Chiesa”, ha affermato Pier Luigi Sigismondi, Presidente del Dole Packaged Foods & Beverages Group.

“Crediamo che se riusciamo a risolvere questa falsa rappresentazione della frutta, possiamo avviare una nuova narrativa che si concentri sui suoi benefici e crei nuove abitudini alimentari più sane che siano coerenti con il nostro scopo di portare una buona alimentazione a tutti”.

La lettera aperta sottolinea rispettosamente che, anche se la mela non è mai stata menzionata per nome nella Bibbia, questo frutto in particolare è stato oggetto di calunnia poiché erroneamente associato al peccato originale. 

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In un mondo in cui ci sono chiaramente più cibi peccaminosi e decadenti da raggiungere, la mela non dovrebbe più essere considerata proibita. 

Piuttosto, Dole Sunshine Company sostiene che la frutta stessa può essere l’eroe e lo slancio per un cambiamento nella conversazione su un’alimentazione nutriente e un motore per una consapevolezza maggiore rispetto a ciò che gira sulle nostre tavole.

PR dagli Inferi: Dole desidera che la frutta venga assolta dal peccato originale. Fonte: Mediashotz.

Dole Sunshine Company conclude la lettera con una umile richiesta a Papa Francesco: “Chiediamo umilmente l’assoluzione della mela che solo tu può dare“.

Source: http://www.ninjamarketing.it/

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