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I numeri social del successo di Squid Game (e perché è diventata virale)

Per parlare di Squid Game quasi non servirebbe fare un’introduzione e spiegare di cosa parleremo in questo articolo.

Ma noi la facciamo ugualmente perché vogliamo che sia chiaro a tutti la portata di questo fenomeno di massa, diviso tra serie Tv e viralità social.

Stiamo parlando dell’ultima serie di successo di Netflix. Anzi, per essere più precisi riportiamo le parole di Ted Sarandos, co-CEO di Netflix: “C’è un’ottima possibilità che sia il nostro più grande spettacolo di sempre“. Questa dichiarazione ci fa capire subito la portata mondiale di Squid Game.

 

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Il perché del grande successo di Squid Game

Dietro ad ogni vittoria o sconfitta ci sono tante dinamiche e sarebbe banale ricondurre il tutto ad un’unica motivazione.

Si rischierebbe di banalizzare il tutto. Proveremo a sottolineare alcuni aspetti interessanti, che diversificano Squid Game da altre serie di successo e capirne il motivo.

Il primo aspetto è sicuramente la lingua: questa è una serie Sud Coreana ma ad oggi è al numero 1 anche negli Stati Uniti e Inghilterra.

In Italia, per esempio, non c’è il doppiaggio ma solo i sottotitoli. Una barriera che non ha di certo scoraggiato il pubblico italiano che ha comunque premiato questa serie.

Non è di certo la prima serie tv in lingua originale non americana/inglese, ma di sicuro quella più di successo.

Squid Game le ragioni del successo di NetflixSquid Game le ragioni del successo di Netflix

Citiamo alcuni esempio come “Lupin“, in francese, “Money Heist“, originariamente in spagnolo (entrambe ottimi successi) e Unorthodox girata in Yiddish.

Altra particolarità, oltre alla lingua originale, c’è sicuramente la trama sulla quale è basata la storia: una serie di giochi infantili che terminano tutto con l’eliminazione fisica dei concorrenti che non raggiungono il traguardo.

Una tematica trasversale anche per età: il pubblico più “adulto” rivive i giochi dell’infanzia con una componente splatter importante, mentre i più giovani lo vivono come un proseguimento dei videogames.

 

Gaming e serie TV

Ci sono giovani adolescenti che lo guardano nei videogiochi come Roblox e Minecraft, e ci sono millennial che lo guardano a casa e Gen Xers che ne sentono parlare, e vogliono guardarlo afferma Julia Alexander, Senior Strategy Analyst per Parrot Analytics. “Se dicono, ipoteticamente, che 80 milioni di famiglie lo hanno guardato nei primi 28 giorni, è abbastanza preciso come dato“.

Siamo davanti ad una serie tv che è riuscita ad intercettare un pubblico variegato puntando su diversi aspetti e caratteristiche che stanno bene insieme. Gaming, giochi di ruolo, violenza, brutalità e pathos.

meme su squid gamememe su squid game

Squid Game su TikTok e Twitter

Per capire la portata di questo fenomeno basta leggere i dati che ci arrivano dai social network. L’interrelazione tra serie tv e social in questo caso è la riprova di come il Buzz Marketing sia un’arma difficile da controllare, ma potentissima.

Un po’ di numeri: su TikTok, per esempio, #SquidGame è stato visto più di 22,8 miliardi di volte.

Un dato, questo, che sottolinea ancora una volta l’età del pubblico intercettato da questa serie: un pubblico giovanissimo (a volte anche al di sotto dei dieci anni, come testimoniano alcune maestre elementari) guarda Squid Game e poi ci gioca sui social preferiti come Tik Tok.

Questi ragazzi lo fanno utilizzando e commentando Meme, lanciando challenge, vedendo video e reel.

Un esempio è la ragazza che canta “mugunghwa kochi pieotsumnid”, che si traduce approssimativamente in “Luce rossa, luce verde 1, 2, 3!”, utilizzato per oltre 420.000 video sulla piattaforma, molti dei quali mostrano come le persone vincerebbero o perderebbero al gioco.

Un percorso, serie tv – social, che viene fatto anche dal pubblico adulto su Twitter dove l’hashtag #squidgame è stato in tendenza per diverse settimane con meme, mini video e altri contenuti.

Tra meme e real time marketing

Su Facebook la viralità di Squid Game la si potrebbe misurare in Meme, utilizzati e creati da migliaia di utenti e pagine.

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Un vero e proprio buzz che ripercorre, con dimensioni mondiali, quelli che è accaduto in Italia con la serie Amazon “LOL” dove la vera pubblicità al programma comico non è arrivata dai canali ufficiali Amazon ma attraverso il famoso “So Lillo” pronunciato da Lillo di Lillo e Greg.

Oltre al fattore Meme bisogna sottolineare, in questo caso, anche tutto il percorso utilizzato da diversi brand nello sfruttare il Real Time Marketing.

In sintesi è avvenuto proprio questo. Squid Game ha successo, si parla sui social della serie tv coreana (e su questo Twitter rimane essere un termometro assolutamente efficace), i brand sfruttano la popolarità di Squid Game per fare interazione, Squid Game a sua volta sfrutta la visibilità data dai brand e dalle loro interazioni.

È un circolo vizioso e virtuoso, difficile da iniziare, che una volta partito assicura visibilità, viralità e interazioni.

Source: http://www.ninjamarketing.it/

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