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Cosa serve per diventare Copywriter (e cosa fa davvero)

Il copywriter è una delle professioni più ricercate nel mondo del lavoro. Dalle agenzie creative la figura del copy si è fatta strada anche in altri ambiti lavorativi sia digital che offline. Ma cosa fa un copywriter? E che tipo di formazione bisogna avere per diventarlo?

Perché diventare copywriter

Facendo una rapida ricerca su Google Trend ci possiamo rendere subito conto di quanto sia diventata importante la figura del copy arrivando, persino, a superare per volumi di ricerca figure come il Direttore Creativo e Professionista SEO.

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Questo dato ci fa riflettere: se fino a qualche anno fa la figura del copywriter era sconosciuta e poco interessante ora supera di gran lunga figure professionali da sempre considerate pilastri della comunicazione digital e non. 

Il copy sta diventando, quindi, una figura sempre più ricercata ed ambita e questo perché:

  • è una figura versatile che può lavorare in diversi ambiti e team;
  • è una figura che può lavorare tranquillamente da remoto;
  • non è richiesta un’abilitazione particolare.

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Chi è il copywriter

La parola copywriter racchiude diverse persone e professionalità. Tendenzialmente è la figura che, all’interno di un’agenzia o azienda, ha la responsabilità sul contenuto testuale ed editoriale.

Si può dividere la figura del copy in 3 categorie:

  1. Agency copywriters: la figura classica del copy che, solitamente in compagnia ad un art director, si occupa della realizzazione della creatività. Che sia una pubblicità, un videoclip, un post social o una campagna stampa il copy ha la responsabilità sul contenuto editoriale e sul testo scritto. Il suo obiettivo è di collaborare con la figura art per realizzare un contenuto funzionale e di impatto sul target.
  2. Corporate copywriters: il copy che all’interno di un’azienda si occupa della produzione testuale ed editoriale. A differenza del copy di agenzia, che spazia su più clienti e progetti, quello corporate è legato all’azienda in cui lavoro e al tipo di prodotti e/o servizi offerti.
  3. Freelance copywriters: la figura più dinamica e versatile. Solitamente collabora con agenzie e aziende su progetti o campagne specifiche. Molto spesso ha un approccio consulenziale.

Possiamo provare a definire il copy anche usando la tipologia di testo che realizza:

  1. Creative copy: chi si specializza nell’inventare copy brevi ed efficaci come claim e payoff. Queste figure si trovano solitamente nelle agenzie di pubblicità e si occupano di advertising.
  2. Editorial copy: chi si occupa di testi più lunghi e dal taglio editoriale come articoli del blog, testi di sito o comunicati stampa. Questo genere di copywriter si trovano, spesso, in agenzie di comunicazione, uffici PR o aziende.
  3. Persuasive copy: sono gli esperti di advertising abili nel creare copy persuasivi. Vengono solitamente impegnati in copy per adv digital (social o google ad esempio) e si trovano principalmente in centri media o in agenzie di marketing.
  4. Social copy o Social Media Manager: chi si specializza nella scrittura e ideazione di contenuti per i social. Non solo l’aspetto editoriale, quindi, ma anche quello tecnico viene richiesto a questa figura che si trova sempre più spesso in agenzie digital, aziende e società di consulenza.

Cosa fa il copywriter

Il copywriter si occupa, principalmente, di scrittura. Detta così sembra semplice e… in effetti non lo è! Il copy non è “colui che schiaccia i tasti del pc per scrivere” ma è una figura che definisce l’approccio editoriale, collabora con varie figure professionali e ha la responsabilità sulla qualità ed efficacia dei testi. Le principali attività di un copy sono:

Definizione del Tone of Voice

Da solo o in sinergia con altre figure, il copy definisce il tono di voce del brand. Sua responsabilità, quindi, è quella di delineare il carattere che il prodotto, il marchio o l’evento avrà e per il quale sarà riconosciuto.

Si tratta di un lavoro non semplice che prevede, da parte del copy, un’analisi accurata del mercato competitivo, della situazione attuale e della strategia di posizionamento identificata dal marketing.

Per identificare il Tone of Voice esistono diversi metodi, i più usati sono: l’utilizzo degli archetipi, la definizione attraverso aggettivi, il termometro caldo/freddo e l’identificazione di un personaggio famoso o vip.

Strategia Editoriale

Anche in questo caso il copy può lavorare in sinergia con altre figure, con questa attività il copy identifica gli stream, argomenti e focus della comunicazione. Di cosa andremo a parlare? In che modo? Con che frequenza? 

Nella comunicazione Social, ad esempio, sarà fondamentale capire che tipo di focus comunicativi stressare durante la stesura del piano editoriale. Per un sito, invece, che tipo di contenuti approfondire e quali, invece, lasciare più sintetici.

Scrittura dei testi

Il lavoro concreto del copy si traduce nell’atto di scrittura del testo. Questo processo ha tecniche e processi che variano da persona a persona e da agenzia ad agenzia. Diciamo pure che, essendo un lavoro molto creativo, non esiste una regola unica ed universale ma ognuno ha il suo approccio.

Esistono però tantissime pubblicazioni e blog utili da cui prendere ispirazione ed imparare. Il processo di scrittura è un’attività che si crea mano a mano con esperienza, errori e tanta passione.

Revisione dei testi

Il copy non è solo un creatore di testi ma, a volte, ha il compito di controllare il lavoro degli altri. La revisione dei testi è un’attività importantissima che può evitare problemi non da poco (immaginate la campagna affissioni in tutta Italia con un bel refuso…).

In questo caso al copy è chiesta una grande attenzione per i dettagli e una grandissima conoscenza della grammatica italiana. 

Come si diventa copywriter

“Se volete fare gli scrittori, ci sono due esercizi fondamentali: leggere e scrivere molto. Non conosco stratagemmi per aggirare queste realtà, non conosco scorciatoie.”

(Stephen King)

La citazione di King è il riassunto perfetto delle regole di un buono scrittore: leggere tanto e scrivere ancora di più. Non è possibile diventare un buon copy se non si ama la lettura: è da lì che si apprendono tecniche e idee per realizzare i propri testi.

La prima delle skill di un buon copy, infatti, è proprio la capacità di scrittura. Non stiamo parlando solo di grammatica ma di riuscire a mettere “su carta” un concetto, un pensiero.

La seconda abilità è la curiosità. Per scrivere dei testi efficaci bisogna necessariamente conoscere il proprio target, il proprio cliente e l’attività dei competitors. Un copy curioso è un copy preparato.

L’attenzione al dettaglio è fondamentale per non incappare nel refuso! Un errore grammaticale, una parola scritta male o una lettera saltata sono in grado di vanificare tutto il lavoro. Rileggere, controllare e rileggere di nuovo.

Immancabile la capacità di comunicazione ed empatia. Il copywriter dovrà collaborare molto spesso con altre persone ed è fondamentale saper comprendere le esigenze del cliente e dei colleghi. Non solo, molto spesso il copywriter si troverà a presentare il suo elaborato davanti al direttore creativo, al cliente o al team di lavoro. Avera buone capacità di comunicazione è quindi fondamentale!

Ultima, ma non meno importante, è la creatività: chi più del copywriter deve creare qualcosa da zero? Inventare un testo senza avere nessun appiglio o base? Un bravo copy deve in primis sentirsi “un creativo”, pronto ad affrontare la paura del foglio bianco.

Consigli per aspiranti copywriter

Se siete arrivati fino a qui con l’idea che la strada del copy è per voi eccovi qualche consiglio per iniziare:

1 – Imparare le basi del linguaggio persuasivo

Sono delle regole che aiutano a scrivere testi in grado di far leva su impulsi ed esigenze del lettore. Queste tecniche possono essere applicate a diversi ambiti e sono utili per riuscire a realizzare copy efficaci e diretti  

2 – Lavorare sui principali tipi di copy

Ovvero applicate la vostra conoscenza a qualcosa di concreto. I principali testi che un copywriter dovrà realizzare nella sua carriera sono:

  • Headline
  • Value Proposition
  • Landing page
  • Email, newsletter e DEM
  • Advertising
  • Video script

Esistono numerosi manuali e guide su come scrivere questi tipi di contenuti, esercitarsi è fondamentale per acquisire la tecnica e padroneggiare le difficoltà ed esigenze.

3 – Approfondire delle discipline parallele

Come abbiamo accennato, un copy dovrà collaborare con altre figure verticali in altri ambiti, soprattutto nel mondo digital. Per questo è importante conoscere le basi teoriche e pratiche della SEO o della UX/UI. Avere una conoscenza anche dell’ambito artistico grafico è importante per poter collaborare al meglio con art director o grafici.

4 – Formarsi e informarsi 

Vige sempre la regola del “non smettere mai di imparare”: corsi online, seminari e, soprattutto, leggere! 

5 – Creare un portfolio e un CV

Ovviamente è fondamentale avere un CV strutturato e pensato per ricoprire la posizione di copy. Evitate refusi ed errori, fate capire la vostra propensione alla scrittura ed evidenziate tutte le attività di formazione ed esperienze lavorative fatte nel settore. Non dimenticate del portfolio: che siano lavori veri o esercitazioni sono un ottimo biglietto da visita per far capire le vostre abilità e la vostra passione.

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Consigli su come scrivere un copy

Scrivere è semplice. Scrivere bene è molto più difficile. Ci sono però delle regole da seguire per realizzare dei testi efficaci e interessanti, ecco alcuni consigli da seguire:

Parti dall’analisi, sarà fondamentale per delineare il territorio e capire il mercato di riferimento. Inizia con l’analizzare l’attività dei competitors e benchmark per poi passare a quella del cliente. Come obiettivo cerca di tirare fuori delle evidenze utili a definire le aree di rischio, di opportunità e da sviluppare.

Scrivi paragrafi corti, non avere paura del punto! Se il testo che stai scrivendo inizia ad essere lungo, pieno di subordinate e ridondante… beh c’è qualcosa che non va. Dividi la frase, accorcia i paragrafi e rendi il testo più facilmente assimilabile e comprensibile per il lettore.

Non allontanarti dal Tone Of Voice, ricorda sempre che il cliente per cui stai scrivendo ha un suo carattere e un suo modo di esporsi e “vendersi” nella comunicazione. Ricorda le tecniche di definizione del tono di voce e tienile sempre a mente.

Senti il suono delle parole che scrivo, anche l’orecchio vuole la sua parte! Ci sono parole che, vicino ad altre, suonano male o si “incastrano” durante la lettura. Cerca sempre di scrivere dei testi piacevoli da leggere e sentire (con l’orecchio o con la mente), in caso contrario il vocabolario italiano è veramente ricco di sinonimi.

Cambiati il vestito, indossa quello del target. Ricorda sempre per chi stai scrivendo, mettiti nei suoi panni e cerca di scrivere un copy che sia comprensibile e efficace per il pubblico a cui ti rivolgi. Quanti anni ha? Che tipo di cultura ha? Cosa stanno cercando? In che stao emotivo saranno mentre leggeranno il mio testo?

Quando possibile, fai valere i fatti. Dati numerici, ricerche, percentuali, danno credibilità al tuo testo e rendono tutto più attendibile ed interessante.

Attento agli anacronismi, non c’è niente di peggio che leggere un testo vetusto con termini arcaici. Se in alcuni ambiti è essenziale (pensiamo alla sfera legale ad esempio), solitamente si predilige un linguaggio contemporaneo e appartenente alla quotidianità.

Prima di consegnare rileggi, fai rileggere e rileggi ancora una volta. 

FAQ

Che tipo di formazione universitaria è meglio avere?

Sicuramente una formazione universitaria umanistica aiuta ad entrare nella mondo della scrittura. Ci sono poi tanti master interessanti che servono a specializzarsi in un ambito o stile di scrittura. Inutile dire che la miglior scuola resta sempre l’esperienza.

Cosa guardano i recruiter per scegliere un copy?

I refusi: evitateli nel vostro CV e nella lettera di presentazione. Altro fattore determinante sono le attività che coinvolgono la scrittura: collaborare con testate giornalistiche, avere un blog o gestire delle pagine social danno una marcia in più al CV permettendovi di spiccare dalla massa.

Come faccio a capire che tipo di copywriter sono? 

Scrivendo e provando vi renderete automaticamente conto di quale tipologia di copy vi riesce meglio. Esercitatevi riscrivendo i copy per campagne pubblicitarie o siti oppure inventatevi un prodotto vostro.

Devo conoscere altre lingue oltre l’italiano?

Per fare il copy non è necessario ma sicuramente conoscere una lingua è un notevole boost per la professione. Sfortunatamente scrivere copy in altre lingue non è semplice: oltre a saper applicare la grammatica si deve anche conoscere la cultura e gli usi delle varie nazioni. Sicuramente un’esperienza all’estero aiuta.

Per approfondire l’argomento ed iniziare subito a “mettere le mani in pasta” dai un’occhiata ai nostri corsi dedicati alla scrittura nella nostra Academy.

Buona scrittura!

Source: http://www.ninjamarketing.it/

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