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Didattica online: come passare dalla teoria alla pratica

In un tempo in cui molte delle attività che prima del Covid-19 svolgevamo in presenza si sono spostate online, abbiamo provato a riflettere sull’importanza e sui benefici della didattica online. Quando parliamo di e-learning, non possiamo limitarci all’adozione di strumenti digitali. La didattica online richiede un nuovo approccio. Vedremo insieme come definire l’e-learning e quali sono gli strumenti e le piattaforme più usati, e condivideremo alcuni tips per rendere efficaci i corsi online all’interno della tua azienda.

Cosa si intende per didattica online

Prima di definire strumenti e metodi da adottare, partiamo dalla definizione di didattica online: meglio nota come e-learning, o electronic learning, è l’erogazione di formazione a distanza attraverso risorse digitali, come computer, tablet o cellulari, purché siano connesse a internet. Parliamo quindi di uno strumento che rende possibile la formazione in qualunque momento, ovunque tu sia. Le restrizioni, come puoi immaginare o avrai già sperimentato, sono minime.

Quindi, la didattica online è quello strumento che ti permette di formarti online, tramite computer o un qualunque altro digital device.

Il termine e-learning è stato utilizzato per la prima volta, in contesti professionali, nel 1999. Da allora, la didattica online è esplosa. Ma quali sono stati i fattori che ne hanno facilitato la diffusione?

Alcuni dei motivi sono riconducibili alla diffusione di internet, ma c’è dell’altro. Parliamo dell’integrazione di strumenti mutimediali, come immagini, audio e video, che ne hanno di certo migliorato la qualità e l’engagement; del calo dei prezzi legati all’acquisto di device digitali; del perfezionamento dei Learning Management Systems (LMS), che sono alla base del funzionamento e della riuscita della didattica online.

Ora che conosci la definizione e la storia dell’e-learning, approfondiamo insieme quelli che sono gli strumenti per la didattica online.

Piattaforme e strumenti per la didattica online

Abbiamo accennato poco fa a quanto i Learning Management System si siano evoluti nel tempo, permettendo la trasmissione di video-lezioni in streaming, test di valutazione intermedi e finali e l’opportunità, per studenti e docenti, di interagire tra loro. Ma quante possibilità hai a disposizione?

Se parliamo di software, per citarne alcuni, abbiamo Docebo, Sap Litmos, TalentLsm, LearnUpon, Mindflash, eFront, TopHat.

Per semplificare, possiamo restringere la ricerca a LMS cloud-based, open source, commercial, e installation-based. Mettendoli a confronto, gli open source, come suggerisce il termine, sono free e richiedono una serie di set up, hosting e updates. In questo caso, less is not more, quindi forse meglio investire, dove possibile, in un commercial LMS? Quanto ai cloud-based o, installation-based, anche qui dipende dalle necessità della tua azienda. Quello che sappiamo è che gli ultimi due sono i più usati, abbassando o talvolta azzerando i costi di aggiornamento e mantenimento.

Se parliamo invece di piattaforme di e-learning, come puoi immaginare, ne esistono moltissime. Ti citiamo le più conosciute o usate al mondo: Udemy, Coursera, Khan Academy, EdX, Iversity, Google. Ce ne sono molte altre.

Benefici dell’e-learning

Prima di scendere nei dettagli e scoprire come calare nel contesto della tua azienda la didattica online, capiamone insieme i benefici. E proviamo a rispondere alla domanda: perché è importante l’e-learning?

Uno dei benefici è relativo alla possibilità che offre la didattica online di garantire un contesto di formazione uniforme: non possiamo dire la stessa cosa delle aule non virtuali. Senza considerare che, essendo online, non ci sono limiti al numero di persone che possono partecipare e la qualità della lezione resta la stessa per tutti.

Un altro dei principali benefici è il risparmio, in termini di soldi e di tempo. Pensa ai costi delle aule, alla stampa e distribuzione delle slide, all’aggiornamento dei materiali informativi.

Per non parlare dell’opportunità di accedere alla piattaforma dove e quando vogliamo: questa flessibilità garantisce una maggiore produttività e un minore impatto ambientale.

Cos’altro? Le piattaforme di e-learning sono facilmente personalizzabili e questo tiene alto l’engagement, oltre a offrire la possibilità di mantenere monitorati i successi e gli impasse degli “studenti”, in modo da intervenire direttamente nei casi in cui se ne rileva il bisogno.

Bene, ora che ti abbiamo parlato anche di strumenti, piattaforme e benefici della didattica a distanza, passiamo alla pratica.

Didattica online in pochi step

Sei un’azienda, o anche una scuola o una università? Questi sono gli step per portare online la formazione.

1. Come per l’elaborazione di una qualunque strategia, anche qui si parte dall’analisi degli obiettivi. Definito l’obiettivo di formazione, se parliamo di una lezione di uno a molti, ti consigliamo di integrare la lezione con sondaggi e domande in tempo reale, oltre che letture di follow-up, in modo da mantenere alta l’attenzione degli utenti. Se invece parliamo di una lezione di gruppo a gruppo, un buon metodo è quello di condividere slide e informazioni prima del live e un resoconto al termine.

2. Sii inclusivo. Quando realizzi la tua formazione online, pensa anche a chi potrebbe avere connessioni più deboli.

3. La chiarezza, prima di tutto. Puoi usare la classica mail per ricordare gli obiettivi del corso e i risultati attesi, se la sessione sarà registrata e come verrà utilizzata. E non dimenticare la netiquette; come e in quali momenti porre domande, e tutti quegli aspetti che ti aiuteranno a gestire la conversazione nel migliore dei modi.

4. Questo consiglio può sembrare banale, ma ne abbiamo viste tante, e quindi: guarda in camera per mantenere un contatto visivo, setta luminosità, audio e postura.

5. Come fai a sapere che tutto funzionerà? Con la pratica. Esercitati prima della diretta.

6. Informativo sì, ma non noioso. Per mantenere alta l’attenzione, ti consigliamo di essere breve e diretto. E se il materiale è tanto, meglio alternare alla sezione momenti di break. Calcola che la nostra attenzione decade dopo alcuni minuti, quindi sono preferibili sessioni non più lunghe di 45 minuti.

7. Un’ottima idea è quella di prevedere momenti di confronto tra studenti, anche una volta terminata la lezione. Puoi organizzare una live session e far lavorare le persone in gruppo, o aprire un dibattito all’interno della community, ad esempio. Sarà sicuramente utile condividere il materiale di studio, e un modo alternativo per farlo potrebbe essere anche quello di creare podcast da ascoltare dove e come vorranno gli utenti.

8. Ti lasciamo con un ultimo consiglio. Come per le leggi del marketing, ciò che non è misurabile non è migliorabile. Per cui, alla fine di ogni corso, riprendi in mano obiettivi, tool, netiquette, metodo di valutazione e grado di interazione, per capire cosa non ha funzionato e come migliorare la volta successiva.

Source: http://www.ninjamarketing.it/

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